giovedì,Maggio 2 2024

Reddito di dignità regionale, Mammoliti: «In Calabria 10mila persone rischiano di restare senza tutela»

La misura vuole essere una risposta all’emergenza sociale determinata, soprattutto dall’eliminazione del reddito di cittadinanza

Reddito di dignità regionale, Mammoliti: «In Calabria 10mila persone rischiano di restare senza tutela»
Raffaele Mammoliti (Pd)

Un sostegno agli “invisibili”. Il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti ha presentato in una conferenza stampa a Catanzaro la proposta di legge che istituisce un “reddito di dignità regionale”, «una misura che – ha spiegato Mammoliti – vuole essere una risposta all’emergenza sociale determinata, soprattutto in Calabria, dall’eliminazione del reddito di cittadinanza. E’ una proposta per dire che di fronte ai problemi della fragilità c’è chi toglie e c’è chi prova a dare. In questo caso noi proviamo a dare dignità, così come recita l’articolo 3 della Costituzione. Puntiamo a garantire alle persone e alle famiglie che si trovano in queste condizioni delle opportunità nel segno della equità e della giustizia sociale. Purtroppo c’è un governo di centrodestra che scarica sulle persone e sulle famiglie la responsabilità di questa condizione di fragilità, quindi questa nostra proposta prova a dare dignità alle persone e alle famiglie prevedendo un sussidio di 500 euro al mese per tre anni con capitoli di finanziamento ben precisi. Confidiamo di animare un dibattito in Calabria e vedremo cosa ne penserà il Governo regionale. Dalle nostre analisi emerge un dato molto preoccupante: circa 10.000 persone rischiano di restare privi di qualsiasi tutela in Calabria. Quindi – prosegue il consigliere regionale del Pd – noi proponiamo di istituire questo sussidio per tre anni e abbiamo individuato anche le risorse, che sono disponibili. Le risorse sono quelle dei fondi comunitari 2021-2027, la missione 4 Inclusione sociale che ha una dotazione di 158 milioni di euro». La proposta di legge, mutuata da analoghe esperienze in altre Regioni come il Lzio, è già stata assegnata alla terza Commissione del Consiglio regionale per l’esame di merito e alla seconda Commissione per il parere finanziario: «Noi – aggiunge Mammoliti – vigileremo con grande attenzione, è una proposta aperta anche a suggerimenti, a proposte, ad approfondimenti, ad aggiustamenti ma è chiaro che su questa proposta noi con tanta determinazione porteremo la nostra battaglia sia all’interno del Consiglio, sia nelle Commissioni ma anche all’esterno. Mi auguro che il governo regionale di centrodestra non guardi al colore politico, ma faccia una valutazione appropriata sulle ricadute effettive e reali delle condizioni delle persone, delle famiglie e anche del sistema produttivo calabrese perché il sistema produttivo si regge anche se ci sono dei consumi ma i consumi crollano se le famiglie non hanno entrate economiche. e se l’entrata economica A mio avviso – conclude Mammoliti – un presidente di Regione dovrebbe guardare anche a questo. Finora interlocuzioni purtroppo non ce ne sono state perché ho presentato la proposta proprio come reazione immediata a questa scelta del Governo nazionale di voler togliere il reddito di cittadinanza perché il governo ha questa concezione dello Stato sociale che dice “vi dovete arrangiare, ognuno fa per sé” e che non guarda ai più deboli». Alla conferenza stampa sono intervenuti anche il segretario provinciale della Federazione del Pd di Catanzaro, Domenico Giampà; la responsabile del settore diritti e cittadinanza del Pd Calabria, Marwa el Afia; la presidente dell’assemblea regionale del Pd, Giusy Iemma; la responsabile Welfare e Lavoro del Pd Calabria, Anna Pittelli.

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