venerdì,Aprile 26 2024

Referendum costituzionale, a Vibo arriva il professor Giovanni Guzzetta

L’incontro promosso dai comitati a sostegno del “Sì” è in programma per giovedì 20 ottobre alla Biblioteca comunale

Referendum costituzionale, a Vibo arriva il professor Giovanni Guzzetta
L'ingresso della Biblioteca comunale di Vibo Valentia

I temi della riforma costituzionale, oggetto del referendum del prossimo 4 dicembre, saranno al centro di un incontro promosso dai comitati per il “Sì”, in programma domani, giovedì 20 ottobre, alle ore 17 alla Biblioteca comunale di Vibo Valentia. Relatore dell’iniziativa sarà Giovanni Guzzetta, costituzionalista dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e coordinatore del Comitato Nazionale “Insieme Sì Cambia”.

Saranno inoltre presenti, sempre a sostegno delle ragioni della riforma, Enzo Romeo, coordinatore del comitato “Basta un Sì Vibo Valentia”, Francesco Latino Iannello, coordinatore del comitato “Cessaniti per il Sì” e Franco Cosentino, coordinatore Comitato “Movimento per il Sì per l’Italia”.

«Il 4 dicembre non saremo chiamati a votare sul Governo o sui partiti – fanno sapere i promotori dell’incontro -. Saremo chiamati ad esprimerci sulla nostra Costituzione ed è per questo che occorre una scelta libera non condizionata dall’attuale dibattito troppo spesso inflazionato da slogan e da affermazioni che nulla hanno a che fare con il merito della questione. Saremo chiamati a decidere il modello di democrazia che vogliamo lasciare in futuro ai nostri figli: una democrazia competitiva nella quale vige la cultura della responsabilità davanti agli elettori, con un sistema politico strutturato e dal quale emerga una democrazia dell’alternanza nella quale vincitori e vinti si alternino al governo perché frutto di una scelta precisa dei cittadini? Oppure, un modello di democrazia consociativa, basata su accordi post-elettorali, basata sull’eterna intermediazione e negoziazione tra forze politiche? Noi pensiamo – concludono – che il cittadino debba essere l’arbitro della scelta ed è per queste ragioni, che dopo anni di attese, pensiamo che questa riforma sia necessaria per superare la crisi istituzionale che attraversa il nostro paese da troppo tempo».

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