giovedì,Novembre 14 2024

Il Consiglio comunale di Vibo accoglie l’appello della IV Commissione: «Il Reparto Anticrimine non si tocca»

Per scongiurare l'ipotesi di un trasferimento è stato redatto un documento dai componenti della Commissione consiliare guidata da Nino Roschetti in cui è stato fatto un appello alla politica locale di intervenire

Il Consiglio comunale di Vibo accoglie l’appello della IV Commissione: «Il Reparto Anticrimine non si tocca»
Nino Roschetti

“Le motivazioni prettamente politiche a conforto della richiesta dei Consiglieri comunali di Catanzaro di trasferimento del Reparto Anticrimine della Polizia di Stato da Vibo Valentia verso una sede ancora da definire sono del tutto evidenti e rivolte all’acquisizione della centralità operativa del capoluogo di regione in questo campo, purtuttavia, considerando ogni dinamica plausibile a supporto di tale azione, non bisogna  trascurare ragioni di altro carattere, ben più importanti, da indurre la politica locale vibonese a interessarsi con altrettanta risolutezza e contrastare tali decisioni le quali, dovessero concretizzarsi, costituirebbero l’ennesimo colpo inferto a questa comunità che, suo malgrado, non può rimanere  priva di un presidio di legalità di tale spessore”. È quanto contenuto nel documento presentato nei giorni scorsi dai componenti della IV Commissione consiliare di Vibo e letto in aula dal presidente Nino Roschetti che ha chiesto l’appoggio della giunta e di tutto il Consiglio affinché si attivino a livello istituzionale per scongiurare tale ipotesi che, tuttavia, sembra essere remota. Ma nulla comunque viene lasciato di intentato. Ecco il perché di questa presa di posizione chiara che “accomuna ogni espressione politica presente negli scranni comunali, per sancire una comune espressione, contraria al trasferimento in altra sede di tale istituto di controllo del quale il nostro territorio non può essere privato. Le numerose insidie rappresentate dalla diffusa illegalità nell’hinterland vibonese – ha spiegato Nino Roschetti – costituiscono un rischio notevole per il vivere civile della nostra comunità del lavoro di ognuno di noi, della vita dei nostri figli e delle aspettative che il futuro vorrà riservarci. Privare una provincia di frontiera di una istituzione di Polizia specialista nelle azioni di contrasto alle consorterie del delinquere, sarebbe un enorme paradosso, direttamente proporzionale all’implementazione dell’attività criminale organizzata”. Pertanto, l’appello alla politica ad intervenire “non tanto a garanzia della riconquista della centralità perduta sostenuta dai colleghi Consiglieri del Comune di Catanzaro, quanto a tutela della permanenza nella provincia di Vibo Valentia del Reparto di Prevenzione del Crimine come parte integrante ed Ineludibile patrimonio”.

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