lunedì,Aprile 29 2024

Si è spento il senatore calabrese Angelo Donato, indimenticato politico “d’altri tempi”

Dedicò la sua vita all’impegno politico. Domani i funerali nella sua Chiaravalle. Il ricordo di Giuseppe Sarlo e Pino Nano

Si è spento il senatore calabrese Angelo Donato, indimenticato politico “d’altri tempi”
Angelo Donato, foto Ansa

di Pino Nano
Angelo Donato, ex sindaco di Catanzaro, ex senatore della Repubblica, ex vice presidente della Giunta Regionale calabrese, e protagonista storico della vita della Dc in Italia e in Calabria, ex avvocato, avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 12 aprile. Con lui se ne va davvero un pezzo fondamentale della storia politica calabrese. La notizia della sua scomparsa -è morto a Roma dove ormai viveva da tempo- è arrivata in Senato poco dopo le nove di ieri mattina, e immediatamente si è scatenata una ridda di reazioni e di commiati ufficiali per una personalità politica che lascia ancora in molti dei senatori presenti a Palazzo Madama il ricordo di un “signore d’altri tempi”. Angelo Donato era, ed è rimasto, per tutti “un uomo buono”, un politico che non amava le guerre e le polemiche, e che per tutta la sua vita ha rincorso unità e mediazioni. Ricordo che un altro grande protagonista di quegli anni e del suo tempo, l’onorevole Carmelino Puja, di lui diceva sempre “Senza Angelo il partito non sarebbe diventato quello che è”. Era il riconoscimento più bello per un uomo che aveva dedicato la sua vita all’impegno politico e al servizio della terra di cui era figlio. Non so se posso scriverlo, ma per me rimarrà un amico indimenticabile. Non poteva non ricordarlo meglio di così anche il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita: “Angelo Donato è stato un uomo delle istituzioni, un servitore della collettività, un cattolico impegnato e colto. Nel governo regionale, nel Senato della Repubblica e nel ruolo di sindaco del Capoluogo ha sempre tenuto alto questo profilo istituzionale che gli ha guadagnato prestigio e rispetto anche da parte degli avversari. Lo ricordo con commozione poiché ha condiviso con mio padre Franco un lungo percorso nella Democrazia Cristiana. Angelo Donato non ha mai portato rancore e mai ha concepito la politica come scontro e conflitto. Catanzaro, che lui amava smisuratamente pur non essendovi nato, si china rispettosamente davanti alla sua figura”. Uno dei suoi amici più cari, il vibonese Nicola Barbuto, aggiunge: “Angelo era tutto questo insieme, ma era anche molto di più, e aveva continuato ad occuparsi dei problemi della sua terra fino all’ultimo istante della sua vita”.

La sua storia politica è tutta qui. Angelo Donato è nato a Chiaravalle Centrale il 12 aprile 1934. Ha conseguito la maturità classica il 1953 e la laurea in giurisprudenza il 1957. Ha aderito alla Democrazia Cristiana ed è stato eletto consigliere comunale di Chiaravalle Centrale. Nel 1960 ha ricoperto la carica di Vicesindaco sino al 1964. Rieletto consigliere comunale di Chiaravalle Centrale, è stato eletto sindaco, conservando la carica fino al 1970. Nel 1970 è stato eletto consigliere regionale della Calabria per la Provincia di Catanzaro. È stato rieletto consigliere comunale di Chiaravalle Centrale nel 1972 e nel 1974. Dal 1976 al 1980 è stato assessore regionale all’industria, all’artigianato ed alle risorse del sottosuolo. Rieletto al Consiglio regionale nel 1975, è stato assessore al turismo fine al 1976. Dal 1976 al 1980 6 stato vice capogruppo per la Dc al Consiglio regionale. Eletto ancora consigliere regionale nelle competizioni elettorali del 1980, per l’intero quinquennio ha ricoperto la carica di vicepresidente della Giunta Regionale, coprendo i seguenti assessorati: dal 1980 al 1983 quello dell’industria-artigianato e commercio dal 1983 al 19 84 quello della Sanità; dall’84 a11’85 quello dei lavori pubblici. Dal 1985 al 1987 è stato poi sindaco di Catanzaro, carica che ha lasciato perché chiamato alla candidatura al Senato della Repubblica per il Collegio di Catanzaro. È stato eletto senatore nel 1987 e rieletto una seconda volta. È stato componente del Consiglio di Presidenza del Senato e segretario del Senato stesso. Ha partecipato a varie commissioni parlamentari offrendo il suo apprezzato contributo su varie proposte di legge. Ha avuto incarichi notevoli anche nell’ambito del Partito della Democrazia Cristiana: dal 1964 al 1970 è stato componente del Comitato provinciale della Dc. Dal 1983 è stato permanentemente consigliere nazionale della DC e dal 1992 Componente della Direzione nazionale della Dc. Sempre attivo e sensibile per i problemi della Calabria, di Catanzaro e del suo paese, dovunque ha operato ha lasciato positive tracce del suo costante impegno politico, che è andato avanti fino a quando le forze glielo hanno consentito. Da segnalare fra le tante altre cose realizzate, il suo corposo contributo per l’Ospedale Civile di Chiaravalle e quello per il finanziamento della trasversale delle Serre. Nell’anno 1995, dopo lo scioglimento della Democrazia Cristiana, insieme agli onorevoli Flaminio Piccoli, Angelo Bernassola, Luciano Radi, Giorgio De Giuseppe, Ivo Butini ed altri parlamentari si era dedicato alla riorganizzazione del Partito Popolare Italiano fondato da Sturzo nel 1919. Successivamente, quando il Ppi si era diviso, i rappresentanti della vecchia Sinistra democristiana da una parte, ed i rappresentanti del vecchio Centro moderato dall’altra, per questi ultimi aveva fondato assieme all’ onorevole Rocco Buttiglione il nuovo Partito denominato Cdu come Centro democratico cristiano. Ne è stato il presidente nazionale fino a quando vi è stata poi la confluenza nell’Udc. Il resto è negli atti parlamentari che rimarranno alla storia.

Ex gentleman della buona politica

di Peppe Sarlo
Il senatore Angelo Donato, 90 anni, il prossimo 12 aprile, se ne è andato anch’egli in punta di piedi, lasciandoci in eredità la sua signorilità, la sua modestia, la sua appartenenza ad una classe politica del tempo votata alla più chiara, serena e responsabile interpretazione dello stato dei bisogni dei cittadini calabresi. Che egli ha fatto suoi sin dalla prima ora diventando subito utile alla società per la sua forte consapevolezza di dover dare, nel suo rilevante ruolo nella Democrazia Cristiana e nelle attività amministrative, serie risposte alle spesso accorate domande degli stessi cittadini.
Avvocato, poi votato alla più intensa attività politica, si è spento a Roma, in piena serenità ed assistito dal suo “Angelo custode”. A darne notizia è stato il nipote Domenico, attuale sindaco di Chiaravalle, che con il parlamentare democristiano aveva uno straordinario rapporto affettivo. Era uno dei pochi politici che godeva di una incontenibile stima ed i suffragi che incassava nelle diverse competizioni elettorali, da Melito Porto Salvo a Diamante, testimoniavano la sua grandezza d’animo, la sua passione per il territorio e soprattutto la sua vicinanza ai sofferenti, a chi viveva in stato di forte disagio sociale.
Tra i più prestigiosi “Forlaniani”, Angelo Donato, stretto amico di Gianni Prandini, luogotenente di Arnaldo Forlani, è stato protagonista di una carriera politico amministrativa di forte respiro culturale storico e amministrativo, distinguendosi per la sua elevata intelligenza e la sua forte caratura amicale che esprimeva con grande slancio e generosità. Sindaco di Catanzaro dal 1985 al 1987, vice Presidente della giunta e assessore regionale in Calabria, è stato senatore della Repubblica, carica che ha ricoperto per due legislature dal 1987 al 1994.
Con l’ex senatore Donato Veraldi che oggi, con la scomparsa di Angelo Donato, perde sicuramente più che un amico, un fratello, per via delle tantissime battaglie ingaggiate, insieme, nella stessa corrente di Arnaldo Forlani, alla Camera, al Senato, alla Regione Calabria e alla provincia di Catanzaro, Angelo Donato è stato tra i principali protagonisti del confronto che ha visto in cattedra, soprattutto, all’interno della Dc dove militavano tanti personaggi doc dalla caratura di Carmelo Pujia, Mario Tassone, Elio Tiriolo, Ernesto Pucci, Franco Bova, Fausto Bisantis, Guido Rhodio e tanti altri. Hanno scritto pagine di bel confronto democratico che oggi continua a scrivere, con grande conoscenza storica e vigore l’allievo prediletto dell’ex Ministro Carlo Donat Cattin, leader di “Forze Nuove”, Sergio Scarpino, superbo conduttore in Calabria della linea politica dello stesso Carlo Dona Cattin.
A Vibo Valentia, Angelo Donato, si era conquistato una considerevole fetta di amici ed estimatori di ogni articolazione sociale. Tra i “Forlaniani” a lui molto vicini soprattutto Nicola Barbuto, ex amministratore della Cassa di Risparmio, ex assessore e consigliere comunale, oltre che dirigente regionale e provinciale della Dc, che come tanti altri gli sono stati sempre fedeli, soprattutto nella coerenza, oggi interpretando il pensiero di tutti gli amici vibonesi ha inviato alla famiglia Donato i sensi della più stretta vicinanza. Vibo Valentia, in fondo, deve qualcosa all’impegno di Angelo Donato che era apprezzato anche in tutto l’hinterland, da Tropea a Pizzo (Tony Bilotta, Presidente della Camera di Commercio ed altro), a Serra San Bruno, a Soriano, a Nicotera, a Mileto. I funerali si svolgeranno lunedì prossimo 8 aprile nella Chiesa Madre di Chiaravalle Centrale.

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