domenica,Maggio 19 2024

Comunali a Vibo, Occhiuto lancia Cosentino: «Sarà il prossimo sindaco»

Il centrodestra e Forza Italia uniti nel sostenere il candidato a primo cittadino. Accanto a lui anche Maria Limardo tra chi reclama continuità e chi punta ad andare “Oltre”

Comunali a Vibo, Occhiuto lancia Cosentino: «Sarà il prossimo sindaco»

Da un lato quella che è stata definita come “la candidata naturale del centrodestra”, dall’altro “il colpo dal cilindro ed il bravo dirigente che la Regione Calabria perde ma che sarà il prossimo primo cittadino di Vibo Valentia”. Nel mezzo chi si è aggregato al centrodestra proprio perché è stata superata la candidatura della Limardo andando “Oltre”, come recita lo slogan di Roberto Cosentino, candidato a sindaco del centrodestra. Nel pomeriggio di ieri erano però l’uno accanto all’altroMaria Limardo e Roberto Cosentino – al 501 hotel per presentare la candidatura di quest’ultimo a sindaco di Vibo Valentia dinanzi ai tanti candidati al Consiglio comunale e alla presenza del presidente della giunta della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, del coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro, del deputato di Fi Giuseppe Mangialavori, del coordinatore provinciale di Forza Italia Michele Comito e dell’ex senatore di An (oggi con Indipendenza) Francesco Bevilacqua. E non sono mancate le lodi all’operato di Maria Limardo da parte di Roberto Occhiuto: “Maria ha lavorato bene e speravo in una sua candidatura, la sua ricandidatura che era naturale, ma ha ritenuto di fare un passo indietro percependo che intorno alla sua figura non c’era quell’entusiasmo necessario per proseguire. Di questo me ne dispiace, così come dispiace non poter contare più su uno dei migliori dirigenti della Regione, Roberto Cosentino che sarà il sindaco di Vibo. Si impoverirà la Regione ma si arricchirà Vibo”.

Roberto Cosentino

Lodi e ringraziamenti all’operato di Maria Limardo anche dal deputato Giuseppe Mangialavori, ma fatto sta che pur avendo “bene operato” – almeno secondo il deputato azzurro e il presidente della Regione – non è stata ricandidata incassando la coalizione di centrodestra (proprio grazie alla sua mancata ricandidatura) il sostegno di Indipendenza dell’ex senatore Francesco Bevilacqua e del gruppo di “Vibo Unica” con a capo Stefano Luciano che della Limardo è stato il più strenuo avversario nel corso della consiliatura, oltre ad essere stato nel 2019 lo sfidante (sconfitto) di Maria Limardo alla carica di sindaco. Contraddizioni che sono venute alla luce in maniera evidente quando Giuseppe Mangialavori (seguito dal coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro), ha elogiato l’operato del centrodestra a Vibo Valentia – e di Forza Italia in particolare – affermando (al pari di altri) di essere contento del ritorno nella coalizione da parte di forze politiche che “evidentemente si erano sbagliate a collocarsi altrove”. Il riposizionamento è in realtà dovuto – almeno per Indipendenza e Vibo Unica – proprio al superamento della Limardo, ma Cannizzaro, Michele Comito e altri hanno insistito sulla “continuità con l’azione amministrativa del centrodestra che bisogna garantire nel governo della città di Vibo”, avendo “ereditato anni di malgoverno”. Un’affermazione, quest’ultima, fatta propria anche dal presidente Roberto Occhiuto rispetto alla propria azione di governo alla Regione (nei cinque anni precedenti amministrata dal centrosinistra di Oliverio) ma che mal si concilia con il Comune di Vibo Valentia che prima della Limardo è stato amministrato sempre dal centrodestra con Elio Costa e prima ancora con Nicola D’Agostino (e sempre con il sostegno di Mangialavori). Il centrodestra marcia in ogni caso a Vibo unito (mancavano solo Udc e Noi Moderati che hanno scelto la coalizione dei centro con candidato a sindaco Francesco Muzzopappa) e non sono mancate le frecciate nei confronti del centrosinistra che stava ieri pomeriggio manifestando in contemporanea dinanzi allo Jazzolino per denunciare i lavori a rilento per la costruzione del nuovo ospedale. O sono in malafede o sono ignoranti perché dopo vent’anni di prime pietre, che io non a caso non ho voluto mettere, per la prima volta la Regione – ha affermato Occhiuto –, grazie anche al lavoro della Procura della Repubblica e alla Prefettura, ha disincagliato i lavori sul nuovo cantiere con il primo stralcio fondamentale per andare avanti perché c’erano problemi di natura idraulica in quella zona. La verità è che questa giunta regionale in due anni e mezzo ha fatto cose che non si sono fatte in vent’anni”. Il centrodestra a sostegno di Roberto Cosentino punta dunque ad evitare il ballottaggio ed a vincere al primo turno così come fatto nel 2019 da Maria Limardo. Presenti in sala anche Antonino Daffinà e Alfonsino Grillo per la lista Forza Vibo e Oltre (la civica del candidato a sindaco), Pasquale La Gamba per Fratelli d’Italia, Franco Bevilacqua e Pino Scianò per Indipendenza, Stefano Luciano per Vibo Unica, oltre alla vicepresidente della Giunta regionale, Giusi Princi, agli assessori regionali Giovanni Calabrese e Rosario Varì, ai parlamentari Fausto Orsomarso e Giuseppe Arruzzolo, ai consiglieri regionali Domenico Giannetta e Luciana De Francesco.

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