giovedì,Aprile 25 2024

Regionali, da Censore a Mirabello: gli “aspiranti” nel centrosinistra – Video

In attesa della definizione di una eventuale alleanza Pd-M5S e della scelta del governatore, si lavora alle candidature. Nel Pd si profila una poltrona per due

Regionali, da Censore a Mirabello: gli “aspiranti” nel centrosinistra – Video
La recente direzione provinciale del Pd, al centro Insardà
Michele Mirabello, Enzo Insardà e Bruno Censore

Non ci sono certezze, solo tanta confusione sotto il cielo della politica vibonese. A poche settimane ormai dall’ufficializzazione della data per le elezioni regionali, il centrosinistra è in posizione d’attesa. Molto dipenderà, ovviamente, dalla scelta del candidato alla presidenza, con Mario Oliverio che non ha nessuna intenzione di farsi da parte malgrado gli inviti, espliciti e senza troppe smancerie, del partito romano e regionale. I nomi in grado di catalizzare il consenso, seppure notevolmente ridimensionati rispetto al passato, sono sempre i soliti due: Bruno Censore e Michele Mirabello. Quest’ultimo, avvicinatosi molto ad Oliverio nell’ultimo anno, in realtà non si farebbe tanti scrupoli ad abbandonare la nave del governatore per viaggiare più comodo in quella battente bandiera democratica. Ma nella lista ufficiale del Pd intende sistemarsi anche l’ex parlamentare ed ex padrino politico di Mirabello. Censore, infatti, pur non esercitando un ruolo di potere diretto, nell’ultimo anno non ha affatto allentato la presa. Forte della sintonia con la segreteria nazionale di Nicola Zingaretti, e già da tempo sulla sponda opposta a quella di Oliverio, il serrese Brunello continua a tenere in pugno anche la federazione provinciale del partito. La sua presenza nel capoluogo, inferiore rispetto al passato ma pur sempre percettibile, si somma a quella che in qualche misura continua a detenere nei piccoli e grandi centri del Vibonese, da Serra San Bruno in giù. Nel Pd, dunque, potrebbe venir fuori un dualismo, una lotta che però diventerebbe fratricida se uno dei due non decidesse, alla fine, di farsi da parte. Ipotesi non peregrina, ma al momento non aderente alla realtà.

Giuseppe Barilaro

Nella stessa area si ventila anche il nome di Giuseppe Barilaro, sindaco di Acquaro e tra i fedelissimi  del governatore. Una sua eventuale candidatura, però, più che ad una concreta possibilità di vittoria, risponderebbe ad una logica di peso politico, una sorta di conta da far valere sui tavoli che si apriranno all’indomani del voto. Nel capoluogo, invece, l’unico che potrebbe attrarre su di sé quell’elettorato di sinistra al momento senza casa è Antonio Lo Schiavo, che dalla sua può rivendicare la coerenza di percorso politico lineare. Lo Schiavo, molto vicino al ministro della Sanità Roberto Speranza sin dal lontano 2015, è però in attesa di comprendere l’evoluzione del quadro delle alleanze tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Solo dopo che le due forze di governo avranno sciolto i nodi su un eventuale accordo, e sul nome del governatore da candidare, si capirà di più. Al momento, a Vibo Valentia come nel resto della Calabria, regna l’incertezza.

Antonio Lo Schiavo con Roberto Speranza a Vibo
Roberto Speranza e Antonio Lo Schiavo

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