Pizzo, lungomare con… piscina, il muretto in località Savelli protegge dal mare ma crea una laguna di pioggia. L’opposizione: «Incapaci»
Il gruppo consiliare di minoranza "Domani è oggi” in una nota: «Di fronte a questi continui scempi probabilmente al Comune ricomincerà il solito scarica barile invece di dare risposte concrete ai cittadini»

L’ennesima opera pubblica che invece di fornire servizi e riqualificare la zona, arreca ulteriore danno. Si dice che “piove sempre sul bagnato”, mai proverbio fu più azzeccato per la zona Savelli a Pizzo dove il muretto di contenimento delle onde che doveva proteggere la battigia dalle dal mare ha creato una laguna con l’acqua piovana». È quanto si legge in una nota del gruppo di opposizione in Consiglio comunale a Pizzo “Domani è oggi” che continua affermando: «L’obiettivo era proteggere Savelli dal mare, ma ci si è dimenticati di proteggerla dall’incapacità di questa amministrazione di gestire le opere pubbliche».
«Infatti Savelli non è un caso isolato – proseguono i consiglieri di minoranza -, da giorni infatti sui giornali, tiene banco la polemica sulla questione dei lavori di Seggiola e di Pizzapundi, con quest’ultima protagonista. In seguito ai marosi di questi ultimi giorni, il caratteristico molo di Pizzo è stato danneggiato, riaccendendo i ricordi e gli incubi di qualche anno fa, quando la punta del molo si spezzò, proprio in questo periodo, in seguito alle forti mareggiate che avevano interessato l’area. Nulla di nuovo, ha detto qualcuno, ricordando che ogni anno quella zona è interessata da questi fenomeni naturali, ma allora perché i lavori di messa in sicurezza sono partiti proprio ora, arrivando addirittura a togliere la protezione dei massi in acqua. Se ogni anno la stagione dei marosi inizia a novembre perché i lavori sono iniziati nello stesso periodo? Questa la domanda chiave che molti cittadini vorrebbero rivolgere oltre che all’amministrazione, soprattutto ai tecnici che gestiscono il progetto».
«Stessa cosa dicasi della Seggiola, interessata dalla stessa problematica per la quale sono stati spesi diverse decine di migliaia di euro nel corso degli anni e con numerose varianti effettuate, senza nessun risultato e per la quale da più di un mese abbiamo chiesto un incontro pubblico in presenza del sindaco, dell’assessore competente e dei tecnici destinati alla problematica e su tale richiesta non abbiamo avuto nessuna risposta», si legge ancora nella nota.
«Per non dimenticare gli altri strafalcioni di lavori pubblici effettuati come il terrazzamento – continua la nota di Domani è oggi -,effettuato in zona Savelli, per poi accorgersi che era stato effettuato in un terreno privato e l’allargamento del parcheggio costruito in zona Marinella alla prima pioggia (parcheggio oltre tutto inutilizzato). Insomma un fiume di soldi pubblici bruciati e per i quali non risponderà nessuno. La popolazione però, in un momento in cui molti fanno fatica ad arrivare a fine mese, ormai è stanca e incavolata».
«Di fronte a questi scempi probabilmente ricomincerà la solita storia dello scarica barile, sport in cui il sindaco e la sua amministrazione sono specialisti, e invece di dare risposte concrete e nel merito ai cittadini, cercando d’individuare le responsabilità su quanto succede, racconteranno le solite false verità. Forse é arrivato il momento di dare risposte vere agli organi competenti e preposti al controllo della spesa pubblica – concludono -. Insomma un fallimento completo su tutti i fronti che non può più essere ignorato, e per il quale questa amministrazione deve assolutamente assumersi finalmente le proprie responsabilità».
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