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Caso Talarico, Nesci insiste: «Maggioranza soccorsa dal segretario comunale, poi è scappata»

L’esponente dell’opposizione promotrice della proposta di deliberazione sulla presunta incompatibilità dell’assessore torna su quanto successo in Consiglio

Caso Talarico, Nesci insiste: «Maggioranza soccorsa dal segretario comunale, poi è scappata»

«In merito alla contestazione dell’incompatibilità dell’assessore Talarico ai sensi degli artt 47 e 63 TUEL, ritengo doverose alcune precisazioni…».
La consigliera comunale di Noi Moderati, Maria Rosaria Nesci, torna sulla sua proposta di deliberazione che ieri ha monopolizzato l’attenzione in Consiglio comunale e punta il dito contro il segretario comunale Domenico Libero Scuglia che, a suo dire, avrebbe «arzigogolato» per offrire una ciambella di salvataggio alla maggioranza.

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«In particolare – afferma Nesci -, la proposta è stata legittimamente avanzata nel pieno rispetto del regolamento del Consiglio comunale e delle norme del Tuel. Queste ultime, infatti, definiscono il Consiglio comunale quale organo di indirizzo e di controllo dell’azione politico-amministrativa e prevedono altresì che la contestazione della causa di incompatibilità vada deliberata dal consiglio comunale medesimo. Inaccettabili, pertanto, le dichiarazioni del segretario comunale che per mutuo soccorso ha inteso arzigogolare una tesi del tutto avulsa da qualsiasi contesto normativo e logico giuridico nel momento in cui ha parlato di irricevibilità della proposta della delibera di che trattasi. A questo punto, tuttavia, la scrivente, unitamente agli altri firmatari della proposta, pur nella consapevolezza di aver correttamente agito, ha, comunque, deciso di presentare un formale emendamento secondo quanto previsto dal regolamento comunale ed ha così messo all’angolo la maggioranza che, a quel punto, non potendo più ricevere alcun aiuto da casa (da parte del Segretario comunale) al fine di non deliberare e di non assumersi così alcuna responsabilità, ha abbandonato l’aula».

Insomma, per l’esponente dell’opposizione, la questione dell’incompatibilità di Talarico, gravato da un debito con il Comune che sta estinguendo con un piano di rateizzazione in corso, poteva legittimamente essere esaminata dal Consiglio comunale.

«Infine – conclude -, una precisazione che ritengo doverosa per dovere di correttezza e cioè che le dichiarazioni del sindaco, nella parte in cui escludono una qualsiasi informazione a lui rivolta da parte degli uffici in merito alla sussistenza del debito da parte dell’assessore in questione, sono palesemente smentite dalla documentazione versata agli atti e contenuta anche nel fascicolo del consiglio comunale del 18.07.2024 laddove risulta una formale nota della Dott.ssa Santoro che segnala tale circostanza. Ai posteriori l’ardua sentenza».

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