Consiglio comunale, la maggioranza riporta Marcella Mellea tra le proprie file: (ri)eletta presidente della IV Commissione
Si fa sempre più caotica la situazione politica a Vibo dove ora i consiglieri “ribelli” perdono pezzi dopo aver messo in difficoltà la coalizione che sostiene Romeo

Il Consiglio comunale di Vibo ormai sembra una sessione di gioco al piccolo chimico, quello che negli anni ’80 spopolava tra i ragazzini che anelavano mescolare esotici ingredienti potenzialmente pericolosi per vedere l’effetto che fa.
E frutto di alchimia politica potenzialmente pericolosa (per la maggioranza) è quanto avvenuto ieri con l’elezione di Marcella Mellea a presidente della IV Commissione. Non proprio una novità, visto che Mellea era già a capo dell’organismo consiliare, dal quale si era dimessa dopo la sua adesione al nuovo gruppo Democratici e Riformisti che – con il copyright del consigliere regionale dem Ernesto Alecci e la regia di Nico Console (Misto) – ha sparigliato le carte nella maggioranza. Come si ricorderà, recentemente il nuovo gruppo non ha votato il consuntivo 2024, passato soltanto grazie alla stampella dell’opposizione.
Ieri, al momento di votare il nuovo presidente della IV Commissione, il nuovo colpo di scena, con la maggioranza che ha riproposto il nome di Mellea, ovviamente sulla base di un accordo già raggiunto con la diretta interessata, che ha accettato nonostante l’evidente imbarazzo per una situazione che ha ben poco a che fare con i reali problemi della città. A non votarla, è stata proprio Alessandra Grimaldi capogruppo di Democratici e Riformisti, che insieme a Console, Satriani, Staropoli e la stessa Mellea forma la pattuglia di cinque “ribelli” che ha alterato gli equilibri della coalizione che ha eletto Enzo Romeo sindaco.
Insomma, la maggioranza sembra aver riconquistato terreno, portando di nuovo stabilmente dalla propria parte uno dei consiglieri che si erano allontanati. Contestualmente, ha aperto una evidente frattura in Democratici e Riformisti, nato un mese fa sulle ceneri di Progetto Vibo, la lista elettorale del sindaco. Ma questo caos politico ha dato all’opposizione l’opportunità di infierire («sembra di essere su scherzi a parte») mettendo in evidenza l’assetto precario del blocco politico che oggi sostiene Romeo.