lunedì,Giugno 30 2025

Il Pd di Vibo alla manifestazione del 7 giugno a Roma a sostegno del popolo palestinese: «Fermare il massacro a Gaza»

Il Coordinamento cittadino fa sapere di aver organizzato un pullman per partecipare al corteo nazionale contro la guerra e le politiche del premier israeliano Netanyahu

Il Pd di Vibo alla manifestazione del 7 giugno a Roma a sostegno del popolo palestinese: «Fermare il massacro a Gaza»
Un'immagine da Gaza

Il Partito democratico di Vibo Valentia sarà presente alla manifestazione del 7 giugno a Roma a sostegno del popolo palestinese. Il corteo, organizzato da Pd, M5s e Avs, partirà da Piazza Vittorio Emanuele II alle ore 14.00, per poi muoversi verso Piazza San Giovanni in Laterano. «Non ci sono più parole per descrivere il terribile massacro che sta avvenendo a Gaza – scrivono dal Coordinamento cittadino dem di Vibo Valentia -. Davanti ai numerosi crimini compiuti dal governo Netanyahu che stanno uccidendo vite, speranze e tanti, troppi bambini, neanche una voce si è levata dai banchi della maggioranza di Governo del nostro Paese, se non poche e inutili frasi che, davanti ad un fiume di morte, sono solo imbarazzanti e di fatto rendono la compagine governativa italiana complice di tali atrocità. È dunque necessario che la nostra voce si faccia sentire a difesa di un popolo disperato e martoriato».

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Continuano gli esponenti vibonesi del Pd: «Approviamo la decisione dell’Amministrazione di Vibo Valentia di aderire all’appello lanciato in solidarietà al popolo di Gaza e della Cisgiordania: domani 5 giugno la bandiera palestinese sarà esposta sul balcone di Palazzo Luigi Razza. Per dire basta a tutta questa crudeltà il 7 giugno alle ore 14 saremo anche noi presenti alla grande manifestazione a sostegno del popolo palestinese che si terrà a Roma. Il Partito democratico di Vibo Valentia organizzerà un pullman per l’occasione, con partenza alle prime luci dell’alba; invitiamo a partecipare tutti coloro che hanno voglia di far sentire chiara e forte la propria voce contro le azioni macchiate di sangue compiute dal governo e dall’esercito israeliano».

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