giovedì,Aprile 25 2024

Rinascita-Scott, Fialà: «A Ionadi silenzio assordante»

Il capogruppo d’opposizione punta il dito contro il primo cittadino Arena: «Nella sua maggioranza stretti congiunti di indagati, perché tace?»

Rinascita-Scott, Fialà: «A Ionadi silenzio assordante»
Nazzareno Fialà, capogruppo di minoranza

«Come cittadino e come capogruppo di minoranza del Comune di Ionadi, intendo esprimere un forte plauso al procuratore capo Nicola Gratteri, ai magistrati ed all’Arma dei carabinieri che, tutti insieme, hanno eseguito la recente ed importante operazione anti-ndrangheta “Rinascita Scott” a difesa della legalità e della giustizia, in modo particolare nella provincia di Vibo Valentia. Nel contempo, però, nell’auspicare che, nel rispetto dei principi costituzionali, tutti gli interessati possano ottenere la dovuta giustizia e chiarire le proprie posizioni, in qualità di rappresentate del consiglio comunaleintendo denunciare politicamente l’assordante silenzio del sindaco di Ionadi che ha ritenuto di non assumere alcuna posizione istituzionale riguardo la vicenda giudiziaria di interesse». Sono queste le parole con cui il capogruppo d’opposizione Nazzareno Fialà accusa il primo cittadino di Ionadi Antonio Arena di non aver preso posizione in merito all’ultima clamorosa operazione anti-ndrangheta. A maggior ragione visto che in tale operazione, «purtroppo, risultano essere indagati anche due prossimi congiunti di alcuni componenti della giunta e del consiglio comunale di Ionadi». Al riguardo, l’esponente di minoranza si dice poi fermamente convinto del fatto «che chiunque rappresenta le Istituzioni, per il ruolo che svolge, ha il dovere civile, prima ancora che morale, di dimostrare con i fatti da che parte sta onde evitare che sull’Istituzione che rappresenta possano aleggiarsi ombre scure e infanganti». Fialà conclude il suo polemico intervento ribadendo di voler prendere «apertamente le distanze dal sindaco Arena – e dichiarando – che non parteciperà più a nessuna iniziativa istituzionale fino a quando lo stesso primo cittadino e la sua maggioranza non avranno adottato le dovute iniziative a difesa dell’onorabilità del Comune di Ionadi».

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