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Nazzareno Salerno potrebbe lasciare Forza Italia per aderire al neo costituendo gruppo in consiglio regionale di Ala, movimento fondato dal parlamentare Denis Verdini, nato da una costola del partito azzurro. A rilevare l’indiscrezione è l’edizione cartacea di oggi de “il Quotidiano del Sud”.
L’ex assessore al Lavoro della Giunta Scopelliti, già fuoriuscito dal Nuovo Centrodestra alla vigilia delle ultime regionali, dalle elezioni in poi ha progressivamente preso le distanze dai vertici regionali del partito con i quali spesso è andato in polemica.
Ad averlo avvicinato sarebbe stato il plenipotenziario di Verdini in Calabria, Giacomo Mancini junior, lo stesso che ha chiuso l’accordo con il Pd per le comunali di Cosenza. Al di là dei movimenti sotto traccia, appare improbabile che Salerno decida il da farsi prima delle amministrative del prossimo 5 giugno, se non altro perché si sta giocando una partita importante nel suo comune, Serra San Bruno, dove ha calato nell’agone politico una lista civica con a capo Jlenia Tucci, e dove avrà l’ennesimo confronto, questa volta indiretto, con l’eterno rivale Bruno Censore.
E qui scatta il paradosso. Se dopo la tornata amministrativa aderirà all’Ala, essendo questa alleata a livello nazionale del Pd, potrebbe ritrovarsi sullo stesso versante di Censore, eletto deputato proprio nelle liste del Partito democratico. Quando si dice che la politica è “l’arte del possibile”.

