giovedì,Aprile 25 2024

Vibo, Lo Schiavo incontra Giuliano: «Attivare un servizio di neuropsichiatria infantile»

Colloquio tra il consigliere regionale e il commissario straordinario dell'Asp: «Tante famiglie costrette a rivolgersi altrove». Dall'Azienda sanitaria l'impegno «a fare il possibile»

Vibo, Lo Schiavo incontra Giuliano: «Attivare un servizio di neuropsichiatria infantile»

Il consigliere regionale vibonese Antonio Lo Schiavo ha incontrato il commissario straordinario dell’Asp di Vibo Giuseppe Giuliano per parlare della sanità provinciale. Lo riferisce lo stesso Lo Schiavo a margine del colloquio. Un appuntamento utile a fare il punto e a «ribadirgli – dice il consigliere regionale – la massima disponibilità a collaborare per affrontare le maggiori criticità che interessano il territorio sotto il profilo sanitario. In particolare ho voluto richiamare l’attenzione sulla sfera delle disabilità, problematica che riguarda centinaia di famiglie spesso lasciate da sole a combattere una strenua battaglia per ottenere cure, sostegno e diritti. La sanità pubblica ha il dovere di non abbandonarle a loro stesse bensì di affiancarle e di mettere in atto azioni mirate ad alleviare quelle sofferenze che spesso si vivono nella solitudine delle mura domestiche». [Continua in basso]

«Al commissario – aggiunge Lo Schiavo – ho voluto soprattutto ricordare la necessità di offrire un servizio di assistenza ai bambini affetti da patologie neuropsichiatriche, in tutte le loro forme, che oggi soffrono per la carenza di servizi sanitari adeguati a gestire quelle patologie e devono pertanto recarsi fuori regione con tutto ciò che questo comporta. Se è vero che in Calabria non esiste un vero reparto di neuropsichiatria infantile (ne ho recentemente chiesto la realizzazione attraverso l’utilizzo dei fondi del Pnrr), è ancor più drammatica la situazione del Vibonese che è del tutto sprovvisto del servizio, con decine di famiglie costrette a rivolgersi altrove per ricevere le cure e l’assistenza necessarie ai propri bambini. L’istituzione di un servizio che vada oltre la semplice prestazione ambulatoriale, anche tramite convenzione con altre aziende sanitarie, potrebbe rappresentare una prima risposta a questa grave carenza. Il commissario straordinario – conclude -, recependo lo spirito della mia osservazione, mi ha assicurato che si interesserà alla questione e farà il possibile affinché tale servizio possa essere presto attivato».

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