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Vibo, carenza di medici: specializzandi per la Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza

All'avviso di selezione diramato dall'Asp hanno partecipato solo due sanitari iscritti al quinto anno della Scuola di specializzazione

Vibo, carenza di medici: specializzandi per la Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza
L'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia
L’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia

La carenza di sanitari in diversi dipartimenti dello “Jazzolino” di Vibo, rende più complicato il lavoro di tutti i giorni nei reparti e nei servizi ospedalieri, che a volte comporta un aumento dei carichi individuali. Tuttavia, da parte dell’Azienda sanitaria provinciale, non manca l’impegno nella ricerca di personale. Ma, evidentemente, il nosocomio del capoluogo non è appetibile e, quasi sempre, i bandi emanati dall’Asp si rivelano inconcludenti. Pochi, pochissimi i partecipanti. Tant’é, in ordine a uno degli ultimi avvisi, la situazione non ha registrato risvolti. Lo scorso 19 dicembre 2023, la direzione dell’ Azienda sanitaria di Vibo ha disposto l’indizione di una procedura per il conferimento, per soli titoli, di due incarichi libero-professionali, a tempo determinato, da attribuire nella disciplina di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza o in disciplina affine o equipollente e sono stati ammessi anche gli specializzandi per un numero massimo di 8 ore settimanali e un compenso lordo di euro 40,00. Al suddetto avviso hanno partecipato solo due soli sanitari, le dottoresse Noemi Murdocca ed Elisa Commisso, medici specializzandi iscritti al 5° anno della rispettiva Scuola di specializzazione. Ritenute le dottoresse in possesso dei requisiti generali e specifici richiesti dall’Asp, si è proceduto al conferimento dell’incarico di che trattasi. Le dottoresse dovranno svolgere la propria attività mediante accessi presso le strutture aziendali ospedaliere e il numero e la durata degli accessi saranno concordati in base alle esigenze rilevate dal direttore della Struttura interessata e alle disponibilità del professionista incaricato, per un massimo di 8 ore settimanali. L’incarico avrà durata di mesi sei, eventualmente prorogabili, ferma restando la possibilità di conclusione anticipata del rapporto in caso di assunzione di medici specialisti in numero sufficiente a garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza o in seguito all’adozione – qualora possibile – di misure riorganizzative conseguenti alle carenze di organico.

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