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Tumori e prevenzione, “Ali di Vibonesità”: «Le scelte dell’Asp di Vibo puntino a migliori servizi»

Il sodalizio vibonese a confronto con esperti del settore e il commissario Battistini: «Occasione per accendere il dibattito sulla grave situazione esistente sia sul piano dei servizi ospedalieri quanto della medicina territoriale»

Tumori e prevenzione, “Ali di Vibonesità”: «Le scelte dell’Asp di Vibo puntino a migliori servizi»

Le criticità del sistema sanitario vibonese restano al centro dell’attenzione e dell’attività dell’associazione “Ali di Vibonesità” che per le ore 10:00 di sabato 24 febbraio ha organizzato a Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia un evento mettendo sul tavolo dei lavori il tema Diamo una mano agli screening dei tumori femminili, del colon retto e alla vaccinazione contro il papilloma virus”.  Chiamati a discuterne Rubens Curia, portavoce regionale dell’associazione “Comunità Competente Calabria”; Maria Grazia Arena, responsabile del servizio di Oncologia dell’Asp di Vibo Valentia; Giuseppe Borello, referente Aft (Aggregazione funzionale territoriale) all’Istituto “San Giuseppe Moscati” di Vibo Valentia; Antonino Morabito Loprete, responsabile servizio screening dell’Asp di Vibo Valentia e il generale Antonio Battistini, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale. A coordinare i lavori, Giuseppe Sarlo, portavoce di “Ali di Vibonesità”. «L’occasione diventa anche ghiotta per accendere il dibattito sulla grave situazione esistente sia sul piano dei servizi ospedalieri quanto della medicina territoriale vibonese che non possono non avere connessione con i propedeutici aspetti programmatici ed organizzativi del preoccupante sistema sanitario vibonese. Ad iniziare dalle scelte – spiega Ali di Vibonesità – che il commissario straordinario Antonio Battistini ha fino ad oggi adottato e che, seppur dense di conclamato impegno, non sembrano risolvere le necessità urgenti ed inderogabili che alimentano i disservizi. In ogni caso l’obiettivo centrale di questo incontro è rivolto a migliorare la qualità organizzativa degli screening e aumentare l’adesione agli screening che è fuori dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), tra gli anelli più deboli della strategia regionale di Roberto Occhiuto».        

In tale contesto «“Ali di Vibonesità”, presieduta da Tony Bilotta, insiste nel suo percorso di analisi e proposta convinta della utilità di mantenere alta la tensione sui piccoli e grandi problemi della sanità e condivide la cocciuta, tenace e competente opera di un grande esperto come Rubens Curia, già direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia dal 2008 al 2010, che continua a percorrere, alla guida di “Comunità Competente Calabria”, la strada della ripresa della sanità calabrese, coinvolgendo tutte le realtà regionali nella vasta problematica di tutti i giorni». Per l’associazione vibonese «l’Asp può e deve porsi su un piano di ascolto concreto verso i gravi problemi che affliggono i cittadini vibonesi che non demordono sull’opportunità di indurre l’Azienda a deliberare il Comitato consultivo per gli utenti, rivisitando la respinta delibera adottata dall’ex commissario Giuseppe Giuliano. La spinta propulsiva delle associazioni del territorio è, infatti, rivolta, essenzialmente ad organizzare e disciplinare il rapporto di confronto tra cittadini e Azienda per rendere percorribile il più complessivo progetto per raggiungere almeno la “normalità” dei servizi. Idea che fino ad oggi è stata sempre respinta senza motivazioni». Proprio per queste ragioni, «l’adesione e partecipazione del commissario straordinario Antonio Battistini diventa un’opportunità di estrema importanza purchè porti all’attenzione dell’uditorio di sabato un progetto legato alla pratica della “cultura della necessità”. La strategia del tappabuchi non aiuta e i cittadini sono stanchi di vivere la “provvisorietà” in attesa che si realizzi il nuovo ospedale e altro».

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