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Da un centro per i disturbi alimentari a Limbadi al potenziamento di oncologia a Tropea, le associazioni incalzano l’Asp: «Non si paralizzi la Sanità»

L’analisi dei sodalizi all’indomani del sit-in davanti alla Prefettura e in vista di un tavolo con il coinvolgimento di enti e istituzioni: «Non possiamo fermarci»

Da un centro per i disturbi alimentari a Limbadi al potenziamento di oncologia a Tropea, le associazioni incalzano l’Asp: «Non si paralizzi la Sanità»

Per la sanità vibonese, «era il momento di correre non di fermarsi». È un’analisi senza filtri quella offerta all’indomani del sit-in di protesta promosso davanti alla Prefettura di Vibo Valentia. A stilarla, l’Osservatorio civico Città Attiva di Vibo Valentia, tramite le coordinatrici Daniela Primerano e Francesca Guzzo, l’Associazione ‘Insieme per il Bene Comune’ con il presidente Ferdinando Pietropaolo, il Comitato San Bruno con il referente Rocco La Rizza, il Comitato Civico Costa degli Dei con le coordinatrici Maria Antonietta Campennì e Marina Radice e l’Associazione Artigianfamiglia presieduta da Carmensissi Malferà.

Il sit in davanti alla Prefettura

I sodalizi evidenziano: «Iniziamo subito col dire che ci riteniamo soddisfatti della partecipazione da parte dei comitati e delle associazioni che hanno aderito, tanti i messaggi di condivisione ricevuti pubblicamente ed in privato, a testimonianza del fatto che il tema che riguarda la Sanità è fortemente sentito, e ciò è dimostrato anche dall’attenzione che i giornalisti prestano alle nostre attività e che intendiamo per questo ringraziare. La manifestazione aveva un obiettivo preciso: chiarire a tutti, che due anni di paralisi nella sanità vibonese non ce li possiamo assolutamente permettere e che siamo pronti a forme di protesta eclatanti, in mancanza di garanzie e di risposte concrete, per cui accogliamo con favore la disponibilità del prefetto, a convocare al più presto un tavolo di confronto tra le Associazioni promotrici della manifestazione, il presidente della Regione Calabria e la triade commissariale».

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Battaglia per la sanità, «una battaglia per la vita»

Le associazioni puntano a mantenere alti i riflettori: «In questi due anni di battaglia per la sanità, abbiamo teso la mano ad enti ed istituzioni, chiedendo aiuto e collaborazione a tutti, nella ferma convinzione che questa battaglia per la Vita, non possa lasciare indifferente nessuno. C’è da dire che a maggio 2024, in una lunga nota inviata alla Prefettura, alla Procura ed all’Asp, avevamo espresso forte preoccupazione riguardo l’idea di un ennesimo scioglimento dell’Asp di Vibo, proprio in considerazione del fatto che il precedente, avvenuto nel 2010, non aveva portato a nessun positivo risultato, anzi, sotto alcuni aspetti, aveva addirittura peggiorato le cose». E nel dettaglio «avevamo suggerito anche soluzioni alternative anch’esse contemplate dalla normativa in vigore, proprio in considerazione del fatto che, alla luce dei contenuti della relazione stilata dalla commissione d’accesso, Procura e Magistratura erano in ogni caso chiamate a fare il loro dovere, a prescindere dallo scioglimento».

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Screening oncologici sospesi

Nella citata nota, «avevamo anche chiaramente manifestato apprezzamento per il lavoro che era stato intrapreso dal commissario Battistini, che nonostante le comprensibili difficoltà, era riuscito in un tempo relativamente breve, ad ottenere diversi risultati positivi, per questo avevamo chiesto espressamente che tale percorso non venisse interrotto: la ripresa degli screening oncologici, in particolare quelli mammografici, rientrava tra le prime grandi conquiste per il territorio, che adesso, invece, apprendiamo essere stati sospesi. I calendari 2024 sono stati completati e quindi attualmente pare non sia possibile prenotare per il 2025. Anche l’inserimento dello Jazzolino nella rete formativa dell’Università di Cosenza, rappresenta una straordinaria novità per la Provincia di Vibo, ma anche le Cot di Pizzo e Nicotera, le prime ad ottenere la certificazione di piena operatività, così come la nascita dell’Aft di Soriano, il potenziamento del Pronto soccorso di Serra San Bruno, e non possiamo non citare l’inaugurazione dello sportello ‘Sos Liste d’Attesa’ unico in Italia, gestito in collaborazione tra l’Azienda ed alcune Associazioni del territorio, con l’obiettivo di abbattere le liste d’attesa e dare risposte ai cittadini».

Potenziamento reparti

In merito ai temi su cui si stava lavorando e che necessariamente non dovranno subire ritardi, le associazioni fanno rientrare i «lavori di ristrutturazione del presidio ospedaliero e dei vari reparti, il potenziamento del reparto di ortopedia, con l’ampliamento dei posti letto che possono diventare 16 riportandolo alla sua originaria collocazione a piano terra, l’immediata apertura del reparto di emergenza-urgenza e dell’osservazione breve intensiva, la riapertura del reparto di psichiatria, attualmente ridotto ad ambulatorio, con la riattivazione dei posti letto, la riorganizzazione della Farmacia territoriale, il potenziamento del consultorio nel quale sono stati dismessi alcuni fondamentali servizi, oltre all’assunzione di nuovo personale, ed in particolare di un endoscopista che era già in corso e che deve essere portata a termine nel più breve tempo possibile per la situazione drammatica che si sta vivendo nel vibonese, a causa della mancanza di queste figure specialistiche».

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Centro per la cura dei disturbi alimentari

Tra i progetti portati avanti dal commissario Battistini, «e che pretendiamo venga realizzato», figura «l’apertura a Limbadi di un centro per la cura dei disturbi alimentari che avrebbe dovuto rappresentare una realtà unica nel Sud Italia, un altro progetto era quello che riguardava il potenziamento del reparto di oncologia di Tropea, un’altra bellissima idea in cantiere era quella sulla prevenzione, che si sarebbe dovuta realizzare con il coinvolgimento dei sindaci del territorio per aumentare in maniera considerevole la percentuale di adesione agli screening oncologici da parte della popolazione».

Il tavolo in Prefettura

Le associazioni invitano a unire gli sforzi anche per «l’apertura di una facoltà universitaria in neuropsicomotricità per poter reperire con più facilità queste figure professionali. Era il momento di correre, questo, non di fermarsi. Ecco perché manifestiamo fin da ora la piena disponibilità a partecipare con spirito collaborativo all’incontro che verrà organizzato dal prefetto, chiedendo espressamente che al tavolo possano prendere parte anche il commissario Battistini che ha già manifestato più volte la sua disponibilità ad offrire la propria collaborazione alla prosecuzione del percorso intrapreso e che riteniamo rappresenti una risorsa preziosa, proprio alla luce dell’esperienza maturata in quest’anno di lavoro presso l’Asp di Vibo, il procuratore, il questore, ed il presidente della Conferenza dei Sindaci, in maniera che si possa siglare un patto tra cittadini ed istituzioni, per garantire ai cittadini della Provincia di Vibo una ‘Sanità degna di un Paese civile’».  

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