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«Non basta la sottrazione costante di risorse nei confronti dell’Asp di Vibo, non bastano le sceneggiate sul surplus di personale sanitario di fronte a reparti in costante sofferenza, e non sono sufficienti le ingiuste penalizzazioni che questo territorio continua a subire in termini di posti letto e di servizi sanitari». Lo afferma l’Osservatorio Civico Città Attiva, che lancia l’allarme su un possibile ulteriore colpo alla sanità vibonese.
Nel mirino finisce la gestione del finanziamento destinato all’ospedale Jazzolino, struttura in attesa di ristrutturazione da decenni. L’Osservatorio denuncia infatti il rischio concreto di perdere i fondi previsti per i lavori, giudicati essenziali a prescindere dalla futura costruzione del nuovo ospedale. «Una struttura in pieno centro offrirebbe spazi utilissimi per concentrare i vari uffici e diversi servizi, primo fra tutti quello della farmacia territoriale», sottolinea ancora il comunicato.
Nel documento si esprime preoccupazione per il silenzio della Commissione Straordinaria, invitata ad attivarsi subito affinché i lavori abbiano inizio il prima possibile, nel rispetto degli impegni assunti pubblicamente con la cittadinanza. Città Attiva chiede inoltre al Comitato ristretto dei Sindaci di discutere il tema nella riunione fissata per il 1° luglio e di pretendere garanzie anche dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Secondo l’Osservatorio, è stato proprio Occhiuto a proporre il trasferimento dei fondi dal PNRR – che prevedeva scadenze certe – al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), che invece non assicura alcuna tempistica definita.
«Ora, a seguito di quella scelta che si sta rivelando pericolosa, il presidente deve farsi garante in prima persona dell’esecuzione dei lavori», è l’appello rivolto al governatore. «Non siamo disponibili a correre alcun rischio di perdere il finanziamento che era stato assegnato a Vibo, né intendiamo attendere tempi biblici per l’esecuzione dei lavori, che sono di estrema urgenza». L’eventuale mancata partenza dei lavori, conclude l’Osservatorio, rappresenterebbe «il fallimento totale della Commissione Straordinaria», accusata di aver avallato scelte dannose per la Provincia di Vibo e di non aver saputo individuare soluzioni per l’avvio tempestivo degli interventi.

