venerdì,Aprile 26 2024

Quattro anni senza Francesco Prestia Lamberti, Mileto non lo dimentica

Il 16enne è stato ucciso da un coetaneo per futili motivi. Nella messa di suffragio l’appello di don Cugliari ai giovani: «Il suo dramma vi sproni ad essere migliori»

Quattro anni senza Francesco Prestia Lamberti, Mileto non lo dimentica

Sono trascorsi quattro anni dall’omicidio del 16enne Francesco Prestia Lamberti, commesso da un coetaneo per futili motivi. La sua morte all’epoca, oltre a gettare nello sconforto e a segnare indissolubilmente l’intera comunità miletese, assunse una rilevanza internazionale. Per l’efferatezza con cui l’adolescente venne strappato alla vita, ma anche per i risvolti che, almeno in parte, ancora oggi aspettano di essere chiariti. Il giovane è stato ricordato con una messa in suo suffragio celebrata nella chiesa della Santissima Trinità dal parroco Salvatore Cugliari. Alla sacra funzione, oltre a papà Giulio, a mamma Marzia Luccisano, alla sorella Martina, al fratello Giuseppe e a numerosi familiari, presente anche Elsa Tavella di Filandari che ancora oggi attende di sapere dove si trova il corpo del figlio Francesco Vangeli, pure lui vittima della violenza criminale, ucciso presumibilmente sul territorio comunale di Mileto, in questo caso tra le campagne della frazione San Giovanni, ed il cui cadavere non è stato però ritrovato. [Continua in basso]

La messa di suffragio

La messa ha visto la partecipazione, tra gli altri, di un nutrito numero di giovani, provenienti anche da altri comuni del Vibonese. E proprio a loro si è rivolto don Cugliari nella sua omelia. «Mi appello a voi – ha affermato il parroco – affinché viviate in comunione cristiana e vi impegniate a realizzare una società che assuma sempre più le caratteristiche di una grande famiglia. Francesco è cresciuto in questa parrocchia e ha svolto anche il ruolo di ministrante. Guardate a lui, affinché dal suo esempio e dal dramma che ha spezzato inesorabilmente la sua breve vita troviate la forza per diventare sempre migliori e per realizzare la civiltà dell’amore, in un confronto ancora più schietto con Dio e tra di noi».

In un istituto di pena, condannato in primo grado a 14 anni di reclusione per l’omicidio di Francesco Prestia Lamberti, freddato in località Vindacitu con due colpi di pistola (uno alla testa e uno al torace), si trova il reo confesso Alex Pititto, all’epoca 15enne, anche lui di Mileto. A rendere ancora più inquietante l’intera vicenda, il particolare che alla base dell’efferato delitto ci sono state banali gelosie amorose, tipiche della fase adolescenziale. E, ancora, il “dettaglio” che ad oggi non è stata ritrovata l’arma con cui è stato freddato Francesco Prestia Lamberti. [Continua in basso]

Francesco Prestia Lamberti
Francesco Prestia Lamberti

I coni d’ombra della vicenda sono ancora diversi, tant’è che nel settembre scorso il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo ha deciso di riaprire il caso, magari anche nel tentativo di far emergere eventuali complicità. Sulla morte del povero Francesco sono arrivate anche le parole del sindaco di Mileto, Salvatore Fortunato Giordano, presente alla messa. Il primo cittadino, a nome di tutta l’amministrazione comunale ha espresso solidarietà alla famiglia e vicinanza «a Elsa Tavella, presente alla celebrazione, e a tutte le altre mamme che hanno perso ingiustamente i loro figli per mano violenta». Il sindaco ha inoltre ricordato «che l’affermazione dei principi come la legalità, la solidarietà, la comprensione reciproca, la pace e il ripudio di ogni forma di violenza devono essere alla base di ogni azione quotidiana. Valori a cui l’amministrazione si sente fortemente legata».

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