martedì,Aprile 30 2024

Vibo Marina sospesa fra ritardi storici e mille potenzialità, le proposte della Pro loco dal porto al turismo

L’analisi del presidente Enzo De Maria per valorizzare l'intera zona senza dimenticare l'enorme patrimonio storico, archeologico e culturale. Sul cambio del nome si dice favorevole al ripristino di Porto Santa Venere

Vibo Marina sospesa fra ritardi storici e mille potenzialità, le proposte della Pro loco dal porto al turismo
Panorama su Vibo Marina

Da trentacinque anni attiva sul territorio con l’obiettivo di sollecitare sevizi, valorizzare i beni ambientali e culturali, promuovere l’immagine di Vibo Marina oltre i confini locali. La Pro loco “Vibo Marina” aps vanta una lunga storia partita nel 1986: «Operiamo da decenni in modo continuativo e senza particolare supporto. Tutto – spiega Vincenzo De Maria – grazie ai soci e volontari. Si cerca di portare avanti un progetto capace di guardare verso un futuro migliore». Ed è proprio sul turismo, sulle prospettive della popolosa frazione costiera che si concentra il sodalizio. [Continua in basso]

Le caratteristiche di Vibo Marina

Il porto di Vibo Marina

Partiamo dai punti forti: «Vibo Marina è una delle principali vie d’ingresso dal mare in Calabria» ed è «un mare di storia ed accoglienza, un porto sicuro per le Eolie e il Mediterraneo».
«È la cittadina marittima-portuale-industriale-turistica tra le più rilevanti in Calabria, singolare incrocio di tre importanti vie: l’antica “via dell’Ossidiana” dalle Eolie al litorale vibonese, la strategica “via del legname” dalle Serre a Vibona-Pizzo-Porto Santa Venere, la moderna “via turistica del Golfo” dall’aeroporto di Lamezia Terme e dall’autostrada sino al porto di Vibo Marina, oltre ad uno scalo per le Eolie». Questo straordinario territorio costiero, spiega la Pro loco, «per le potenzialità ancora presenti, nonostante la chiusura di aziende ed imprese, risulta ancora assai attraente e può rappresentare il volano per uno sviluppo sostenibile dell’intera città e della provincia di Vibo».

Il turismo e il porto di Vibo Marina

Veduta dello scalo portuale di Vibo Marina

Turismo e destagionalizzazione sono, a giudizio del sodalizio, settori in grado di apportare quella crescita economica e occupazionale tanto auspicata: «Il 2023 dovrebbe registrare un incremento rispetto allo scorso anno di circa il 10% del flusso turistico anche nel nostro tratto costiero. Ma si sta lavorando per organizzare e rendere accogliente il nostro territorio? Si sta puntando a supportare al meglio gli elementi fondamentali di richiamo che sono il microclima marino con la balneazione, il porto con i suoi servizi turistici e il traffico passeggeri da e per le isole Eolie?».

Vibo Marina, nel panorama turistico calabrese, non ha nulla da invidiare rispetto ad altre più rinomate località: «Offre oggi diverse opportunità da promuovere al meglio in Italia e all’estero: un bacino portuale sicuro e strategico, oltre 600 posti barca per il turismo nautico-navale nazionale ed internazionale, un iniziale interesse per la crocieristica, minicrociere estive per le vicine isole Eolie, crociere nel Mediterraneo su antichi velieri e moderni yatch, fitto di barche con e senza equipaggio. Accanto a ciò va registrato un microclima ottimale per la balneazione in lidi in concessione ed in spiagge pubbliche, pesca-turismo, archeologia subacquea, sport acquatici a vela e remieri, oltre ad alberghi, b&b , ristoranti con cucina tipica marinara, enoteche, pizzerie, pub, caffè e gelaterie, artigianato, barche in legno con i maestri d’ascia, agriturismo e aziende di conserve ittiche ed agroalimentari. Infine negozi per lo shopping nel paese-porto, passeggiate suggestiva sul lungomare e – sottolinea la Pro loco – l’accoglienza tradizionale della nostra gente».

La vivibilità del territorio

Ci sono alcuni interventi, tuttavia, che potrebbero contribuire ad una migliore vivibilità del territorio sia per i residenti che per i turisti. In particolare, la Pro loco di Vibo Marina spiega di ritenere: «necessaria una “regia per il turismo”, attenta e competente che conosca il territorio costiero e collinare e sia capace al contempo di raccordare tutti gli attori della filiera del turismo supportandoli ed esprimendo progetti e finanziamenti per creare un piano di marketing turistico». Per la Pro loco occorre in ogni caso procedere ad una «riqualificazione del paese-porto facendolo diventare luogo di convivenza simbiotica in grado di fornire accoglienza, bellezza e funzionalità, senza tralasciare di intraprendere importanti interventi a Bivona intorno all’antica tonnara ed al castello, con la valorizzazione dei borghi di Longobardi e San Pietro anche come “albergo diffuso” e, quindi, di Portosalvo per l’agriturismo e l’archeologia subacquea di Trainiti».

Altro capitolo riguarda il potenziamento del porto, «con l’avvio degli attesi lavori di ammodernamento delle banchine, il dragaggio dei fondali, una nuova diga foranea, la funzionalità della banchina Fiume per l’attracco di motonavi-aliscafi, la stazione marittima per i passeggeri, la valorizzazione della restante antica banchina di Porto Santa Venere». A ciò, ad avviso della Pro loco, si aggiunge il bisogno di avere aree verdi e spazi pubblici «come la realizzazione del “Parco Miramare” sulla collina e del “Parco urbano-archeologico” in un’area che si attende da tempo sia acquisita dal Comune».

L’analisi della Pro loco prosegue sulla necessità di dare supporto «ai pescatori della marineria di Vibo Marina, ultima generazione per la piccola pesca costiera a cui è legata l’alimentazione locale e la ristorazione». Quindi porre attenzione alla «sicurezza del territorio, dalla collina al mare – ancora in attesa dei lavori già finanziati dopo l’alluvione del 3 luglio 2006 per il dissesto idrogeologico – al contenimento delle acque piovane, all’allargamento dei fossi-canali sotto strade e ferrovia, ed all’erosione costiera».  

Turismo, dunque, ma anche servizi. Perché Vibo Marina per poter crescere necessita di potenziare il fronte socio sanitario con «un poliambulatorio specialistico e una postazione 118», senza tralasciare il controllo del territorio e pure un «teatro all’aperto, una biblioteca e vie di comunicazione migliori e da ammodernare».
Per la Pro loco di Vibo Marina andrebbe anche ripristinato il nome “Porto Santa Venere”, ritenuto «significativo e già approvato dalla IV Commissione comunale, nonchè sicuramente utile anche per promuovere maggiormente l’immagine dei luoghi».

Il porto di Vibo Marina

Si tratta di tematiche che la Pro loco continuerà a portare avanti per la «salvaguardia dell’identità locale marittima e portuale». Su questa scia negli anni sono stati promossi eventi come il “premio Porto Santa Venere“, il concerto al santuario Stella maris, le rassegne “Ti porto un libro” e “Ti porto al cinema”. Importante pure la promozione del servizio civile universale, il servizio Iat, l’informazione e l’accoglienza turistica, con la piccola biblioteca del porto di mare e le cassette per bookcrossing: «In fondo – conclude Enzo De Maria – rappresentiamo una postazione civica e di legalità, un riferimento chiaro per i cittadini da ben 35 anni. Andiamo avanti guardando con positività al futuro e ai giovani».

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