Volontari cercasi per la gestione del Parco archeologico di Hipponion. Il Comune di Vibo Valentia ha infatti pubblicato un avviso finalizzato ad acquisire manifestazioni di interesse da parte di associazioni/fondazioni/organizzazioni culturali di volontariato, che abbiano esperienza nel settore della gestione, fruizione e valorizzazione dei beni archeologici. Una commissione appositamente nominata si occuperà di vagliare le adesioni: al soggetto o ai soggetti che risulteranno idonei verrà quindi affidata la gestione dell’area archeologica delle mura greche e di Sant’Aloe, del complesso di Santa Chiara e dell’area archeologica del Còfino. Nell’avviso viene specificato che i soggetti interessati possono partecipare alla procedura di affidamento sia per l’intero Parco, costituito dalle aree e dai siti di cui sopra, sia per singole aree/siti. È prevista una durata di 5 anni per l’affidamento, che sarà regolato da una convenzione sottoscritta dal soggetto scelto e dal Comune, con l’approvazione della Soprintendenza. L’avviso è stato pubblicato in seguito a una determina, datata 20 giugno, con cui si decide di «rettificare parzialmente la determinazione n.539 del 27 aprile 2021, revocando l’affidamento all’Associazione “L’Eccellenza Turistica Mediterranea” e al Sistema Bibliotecario Vibonese». Entrambi avevano ottenuto la gestione dei siti partecipando ad un avviso pubblico. Ora la revoca e la nuova manifestazione d’interesse, «visto che – è spiegato nella determina – per l’Associazione “L’Eccellenza Turistica Mediterranea” non sussistono più i requisiti morali e nei confronti del Sistema Bibliotecario Vibonese è in corso un contenzioso».

Di che cosa si dovrà occupare l’affidatario? Il Comune di Vibo specifica le varie aree di intervento: «Attività di custodia e mantenimento (gestione e manutenzione ordinaria); attività di fruizione e valorizzazione (apertura al pubblico del Parco; programmazione e produzione di attività culturali ed eventi); attività di promozione e comunicazione (diffusione della conoscenza del sito archeologico e delle attività ivi realizzate)». Il tutto senza fini di lucro. L’affidamento del Parco a una o più associazioni non prevede infatti oneri economici per il Comune, «né è dovuto alle stesse amministrazioni alcun canone di concessione da parte dell’Affidatario. A quest’ultimo – si legge inoltre nell’avviso – non è dovuto alcun compenso da parte del Comune. L’emissione di un ticket d’ingresso al Parco (inteso unitariamente o per singole aree in caso di più affidamenti) sarà oggetto di apposito addendum alla convenzione del 8/5/2019 da stipularsi tra Comune e Soprintendenza per le modalità di ripartizione degli introiti».
Le associazioni, fondazioni o organizzazioni interessate, e che abbiano l’esperienza e i requisiti richiesti, hanno tempo fino al 30 giugno per presentare domanda. La commissione appositamente costituita si occuperà poi di valutare le richieste pervenute e di stilare una graduatoria. «Il Comune – è scritto nell’avviso – si riserva di procedere all’affidamento anche in presenza di una sola manifestazione di interesse, purché ritenuta valida e congrua, ovvero di non procedere, qualora nessuna candidatura fosse ritenuta idonea o fossero mutate le condizioni – formali e sostanziali – per l’amministrazione  proponente. Parimenti, il Comune si riserva la facoltà di sospendere, modificare o annullare, in tutto o in parte, il procedimento avviato, senza che i soggetti richiedenti possano vantare alcuna pretesa. In caso di assenza di manifestazioni di interesse ritenute valide e congrue, il Comune potrà procedere ad assegnazione diretta a soggetto o soggetti in possesso dei requisiti». 

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