mercoledì,Maggio 8 2024

A Mileto commozione per i 17 anni dalla morte di Padre De Lorenzo

Il missionario scalabriniano è stato stroncato da un male incurabile a 37 anni. Per il carattere affabile e la bontà era soprannominato “Il Sorriso di Dio” ed a lui gli è stata intestata la villa comunale

A Mileto commozione per i 17 anni dalla morte di Padre De Lorenzo

A 17 anni dalla sua morte è ancora nitido il ricordo di padre Raffaele De Lorenzo, il missionario scalabriniano volato prematuramente in cielo mentre era nel pieno della sua attività pastorale a favore degli ultimi del mondo e al servizio di madre Chiesa. Nativo di Mileto, ha lasciato questa terra nel febbraio del 2007 a causa di un male incurabile, all’età di 37 anni. Non prima, però, di aver seminato frutti indelebili della sua bontà e del suo essere cristiano a tutto tondo, fino all’eroismo. Questa sera padre Raffaele è stato commemorato da parenti e amici nella sua città natia, con una messa di suffragio celebrata da don Salvatore Cugliari nella chiesa parrocchiale della Santissima Trinità-San Benedetto. In suo onore, tra l’altro, nella stessa cittadina normanna è nata anni fa un’apposita Fondazione benefica, a cui ha fatto seguito la decisione dell’attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano, di intitolargli nel 2021 la Villa comunale, in segno di gratitudine e a testimonianza del fatto che il seme da lui trapiantato nel corso degli anni di apostolato è germogliato e continua a produrre frutti copiosi ancora oggi. Il giorno dell’intitolazione, a presiedere l’apposita messa, celebrata all’aperto sul sagrato della chiesa della Badia, è stato il padre scalabriniano Gianni Borin, affiancato dal confratello Gabriele Bergoglio e da altri sacerdoti. Da lui l’invito ai presenti «a chiedere l’intercessione per i propri bisogni a padre Raffaele, già pronto a riceverli». Nel suo campo di missione, svolto soprattutto a favore dei migranti e dei giovani, il missionario miletese era amorevolmente soprannominato con il tenero appellativo Il Sorriso di Dio, una caratteristica che lo ha contraddistinto anche nei mesi in cui la malattia e il dolore hanno preso il sopravvento sul suo fisico, portandolo alla prematura morte avvenuta nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo. Il motto che ha accompagnato padre Raffaele in tutti i luoghi in cui il Signore lo ha chiamato a servirlo è stato:Oltre le nuvole c’è sempre il sole, l’amore non dice mai… basta”! Due mesi prima di morire, così come è emerso alcuni anni fa, si è premurato di raccomandare a uno dei suoi più stretti collaboratori “di far sognare ai giovani lo stesso sogno di Dio”, cioè di vedere “i popoli uniti in una sola famiglia”.

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