Ionadi, intense emozioni alla Passione Vivente di “Gesù Salvatore”
Il musical ha visto la presenza di un pubblico numeroso e attento. Il parroco don Carnovale: «Guida per cercare conforto davanti alle brutture della vita»
«Un evento religioso che invita a riflettere, ripensare e interpretare la storia di Gesù e a soffermarsi su quelli che sono stati gli ultimi giorni della sua vita terrena e l’inizio del cammino di fede dell’intera umanità cristiana. Un momento di preghiera e di contemplazione di quel mistero d’Amore che Dio ha scelto per sussurrarci alle “orecchie” del nostro cuore il Suo “Ti Amo”. Ancor di più in questo particolare periodo storico, in cui le armi e la violenza sono ricomparse portando con sé morte e distruzione, “la Passione di Cristo” ha il compito di guidarci per cercare conforto e per dare risposte al giusto atteggiamento che bisogna avere verso le brutture della vita». Queste le parole con cui il parroco di “Gesù Salvatore”, don Roberto Carnovale, ha commentato il musical sulla “Passione” proposto dalla comunità di Vena di Jonadi. La rappresentazione sacra ha suscitato profonda commozione in tutti i numerosi fedeli presenti, grazie a una scenografia ben curata e alla competenza e alla professionalità dimostrate dal direttore artistico Antonella Furfaro e dagli 85 attori della scuola “Armus Lab” coinvolti, molti dei quali all’esordio nel mondo dello spettacolo teatrale. La Passione di Cristo presentata dalla comunità parrocchiale “Gesù Salvatore” di Vena di Jonadi è stata, di fatto, un coinvolgente viaggio nella memoria dell’evento fondamentale per la fede cristiana, ricordato e vissuto in modo vibrante e commovente.
Dal momento dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme e fino all’incontro con Maria Maddalena nel sepolcro vuoto – luogo da dove parte il primo annuncio del Risorto – a fungere da prezioso corollario è stata una musica di grande potenza espressiva che ha raccontato, commentato, evocato e scosso l’animo degli astanti. Un elemento che, dopo aver avvolto e trascinato i presenti in una sorta di sospensione del tempo e dello spazio, è diventata un tutt’uno con le scene raffigurate e le parole espresse. «Nell’occasione ritmi e suoni – aggiunge don Carnovale – hanno disegnato i luoghi e i momenti, accompagnando le voci, guidando le azioni dei personaggi e riuscendo a regalare intense emozioni. La rappresentazione sacra vissuta è stata diversa da quelle “classiche”, in quanto coloro che vi hanno assistito sono stati catapultati all’interno delle scene per rivivere da “protagonisti” quella tremenda, ma allo stesso tempo affascinante e meravigliosa, storia d’amore tra l’amato-Dio e l’amata-Chiesa, che è culminata con le nozze divine avvenute sull’altare della croce e consumate nella totale donazione di Gesù. Nel sacrificio cruento che si ripete incessantemente nelle celebrazioni di ogni Santa Messa e nella celebrazione della Pasqua». Tra i presenti, il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, e il sindaco di Jonadi, Fabio Signoretta.