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Autismo, dall’inclusione sociale e lavorativa a un tavolo permanente: l’impegno dell’Agnsa Vibo

L’Associazione ha portato avanti a Caria, in sinergia con l’amministrazione Porcelli, un importante progetto che ha visto impegnati i ragazzi con autismo. Contestualmente, con la collaborazione dell’Asp, si punta a migliorare i servizi sociali e sanitari

Autismo, dall’inclusione sociale e lavorativa a un tavolo permanente: l’impegno dell’Agnsa Vibo

Un progetto di inclusione lavorativa per ragazzi con autismo e, al contempo, un tavolo permanente socio-sanitario per garantire loro una immediata presa in carico, globale e multidisciplinare. L’Agnsa Vibo, Associazione nazionale genitori persone con autismo, su queste due direttive ha impostato l’azione sul comprensorio di competenza. Un lavoro instancabile quello portato avanti dal sodalizio guidato dalla presidente Mary Naso che ha illustrato le novità proprio in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. La ricorrenza, giunta alla XVII edizione, ha coinvolto monumenti, piazze, palazzi che per l’occasione si sono illuminati di blu. Lo scopo è quello di manifestare vicinanza a chi, in un determinato momento della propria esistenza, incontra la diagnosi di autismo. I dati parlano chiaro: in base ai numeri del Ministero della salute, un bimbo su 77 – nella fascia tra i 7 e 9 anni – presenta disturbi dello spettro autistico. La giornata internazionale vuole promuovere una corretta conoscenza del disturbo, agevolare diagnosi precoci, incoraggiare una continuità dei servizi, sostenere la valorizzazione e l’inclusione nella collettività, nelle scuole e nel mondo del lavoro delle persone con disturbi dello spettro autistico.

Autismo, le difficoltà delle famiglie

La presidente Naso sottolinea: «Per i genitori ricevere una diagnosi di autismo, vuol dire dover modificare completamente lo stile di vita dell’intera famiglia, nonché dover affrontare quasi sempre in solitudine il doloroso percorso di accettazione della diagnosi stessa. A questo si aggiunge il mancato accesso agli interventi abilitativi specifici e certificati, basati sull’Aba, Analisi applicata del comportamento, quale diritto soggettivo previsto dall’articolo 60 dei Lea (in applicazione della Legge 134/2015 e delle linee di indirizzo di cui alla conferenza unificata 35/CU del 10 maggio 2018, unitamente all’attuale legge delega 227/2021 che principalmente si qualifica nella garanzia del Progetto di Vita di ogni persona con disabilità, art 14 della legge 328 del 2000). Questo – rimarca – è attualmente il quadro normativo che sancisce il diritto alla presa in carico globale e multidisciplinare della persona autistica, attraverso una rete di servizi coordinati e costanti, necessari per renderla il più possibile indipendente e autonoma». La «grave mancanza di coordinamento fra le istituzioni preposte, Ambiti territoriali sociali e Asp du, ha ispirato la nostra associazione a richiedere e sollecitare una “Conferenza dei Servizi” che si è tenuta il 19 marzo scorso, presso la direzione generale dell’Azienda sanitaria di Vibo Valentia, alla quale hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda sanitaria, quelli dei tre Ambiti territoriali sociali della provincia, Vibo Valentia, Spilinga e Serra San Bruno, nonché una rappresentanza del Forum del Terzo settore».

La sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia

I dettagli del confronto sono illustrati dalla presidente Naso che evidenzia: «È emersa l’esigenza condivisa da tutti i partecipanti della necessità improrogabile di riorganizzare e predisporre al meglio i servizi sociali, sanitari e socio-sanitari, su tutto il territorio provinciale dando esecutività alle legge in materia con il fine di scongiurare ogni forma di discriminazione verso le persone con autismo e le loro famiglie, avendo cura di aggiornare una anagrafe includente specialmente le realtà più fragili anche economicamente e culturalmente. La cosa è stata in passato più volte sollecitata dall’Angsa ai vari commissari che si susseguiti e finalmente accolta dal commissario Battistini. Certamente è ancora solo un punto di partenza, ma necessario per la costituzione di un Tavolo permanente di consultazione in materia Sanitaria e Sociale di co-programmazione e co-progettazione condivisa, tra i rappresentanti dell’Asp, dei tre Ambiti sociali territoriali e del Terzo settore».

Inclusione sociale e lavorativa

Nel frattempo, il sodalizio sta portando avanti la sua attività sul territorio vibonese. Bilancio positivo per il progetto “Il blu restituisce il verde”, che ha visto impegnati giovani apprendisti giardinieri nella riqualificazione e l’abbellimento di un’area verde a Caria di Drapia, affiancarti da educatori e volontari: «Attraverso piccole mansioni, i ragazzi hanno dimostrato che anche loro possono e devono dare un contributo alla comunità in cui vivono. Il progetto, pur se può apparire a carattere simbolico, segna una tappa importante su come poter inserire nel mondo del lavoro dei giovani autistici iniziando con piccole attività di inclusione lavorativa. Dover mantenere pulita e ordinata l’area verde riqualificandola per almeno per un anno, come stabilito nella determina comunale – rimarca la presidente Naso – restituisce dignità e accettazione alla responsabilità e alle competenze acquisiti come cittadini di serie “A”. L’impegno assunto é un input al dover fare, a voler partecipare, ad esserci ogni giorno, perché l’autismo si vive ogni giorno dalle famiglie e dalla comunità includente». Quello nel piccolo centro del Vibonese, è stato un momento di festa indimenticabile per tutti i partecipanti al progetto. Piazza Mazzitelli si è riempita dei sorrisi dei ragazzi e delle loro famiglie. Emozionante, il taglio del nastro insieme al sindaco, Alessandro Porcelli. Un momento partecipato, unico, alla presenza anche del portavoce del Forum terzo Settore di Vibo Valentia, Pino Conocchiella, dell’Associazione “Mamma Margherita OdV”, dell’Associazione culturale “Cheria”, della Pro loco Drapia, del Servizio civile, della comunità e dei bambini del progetto “Protagonisti”.

Gli eventi promossi dall’Angsa Vibo

L’informazione e la sensibilizzazione verrà approfondita durante il convegno “Generazione aut-diamo voce agli autismi”, che si terrà a Tropea il 18 aprile, presso Palazzo Santa Chiara. Tra gli illustri relatori: Chiara Gemma, eurodeputata e membro intergruppo sulla Disabilità del Parlamento Europeo; Antonella Valenti, professore ordinario di Didattica e Pedagogia speciale Università della Calabria; Francesco Craig, professore associato di Psicologia clinica, Dipartimento di culture, educazione e società, Unical; il presidente Angsa nazionale, Giovanni Marino, presidente dell’omonima Fondazione di Melito Porto Salvo e la partecipazione del Forum del Terzo settore della provincia.

Altro appuntamento di questo mese, la proiezione del docufilm “Sul sentiero blu”, realizzato con il supporto scientifico del professor Keller. L’iniziativa è stata organizzata con l’Istituto “P. Galluppi” di Tropea è propedeutica all’evento “La Staffetta blu”, passeggiata inclusiva fra le bellezze naturalistiche del Parco regionale naturale delle Serre Vibonesi, che si terrà domenica 23 giugno. «Nei giorni scorsi abbiamo avuto conferma, di quanto siano importanti e necessarie le iniziative che nascono con l’intento di far vivere ai nostri ragazzi con autismo esperienze in contesti naturali, fra la gente comune. Da questi momenti è nata la solidarietà, la sensibilizzazione, l’inclusione e la gioia di vivere per farci vivere meglio. Siamo fiduciosi nella partecipazione agli eventi organizzati principalmente dei genitori e di chi crede che i ragazzi con disturbo dello spettro autistico possano insegnarci molto e meravigliarci sia attraverso le competenze acquisite e sia con la loro creatività se correttamente accompagnati dalle istituzioni preposte oltre che dalla famiglia».

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