venerdì,Ottobre 4 2024

Il Liceo “Berto” di Vibo conquista il secondo posto alle Olimpiadi di Problem solving

Il progetto degli allievi incentrato su tecnologia e innovazione nella casa domotica ha trionfato nell’ambito della finale nazionale ospitata a Cesena

Il Liceo “Berto” di Vibo conquista il secondo posto alle Olimpiadi di Problem solving

Gli studenti del Liceo scientifico “Berto “di Vibo Valentia hanno conquistato il secondo posto alla finale nazionale delle Olimpiadi di problem solving – sezione Makers che si è disputata nei giorni scorsi a Cesena. Infatti, dopo aver superato una rigorosa selezione che ha visto partecipare circa 20.000 scuole di tutta la Penisola, il “Berto” è risultato tra le sole nove scuole ammesse a disputare la finale nazionale.Tra le modalità di partecipazione alle Ops (Olimpiadi di problem solving) la sezione Makers è orientata al coding e alla programmazione. Le scuole iscritte alla competizione avrebbero potuto partecipare con l’ideazione e implementazione di un programma, a partire da indicazioni formulate e diffuse dal Comitato tecnico-scientifico, oppure con la progettazione di circuiti con al centro una board Arduino compatibile per la risoluzioni di un tema proposto dal Comitato tecnico-scientifico stesso.

Nella cornice di un mondo sempre più interconnesso, la tecnologia e l’innovazione si fondono nella progettazione delle abitazioni moderne. In questo contesto, dunque, gli studenti Francesco Nania, Francesco Maiorana, Marina Ventura, Luigi Bruzzese, Francesco Spinelli, Federico Ceravolo hanno inteso dimostrato questa sinergia attraverso un progetto ambizioso: la creazione di un modello in scala ridotta di una casa domotica. Una casa domotica, o smart home, è una residenza dotata di dispositivi e sistemi automatizzati che controllano vari aspetti dell’abitazione. Illuminazione, riscaldamento, sicurezza e molto altro sono gestiti in modo intelligente e intuitivo. L’obiettivo? Offrire non solo comodità ed efficienza, ma anche un uso più sostenibile dell’energia.

Pertanto, guidati dalle docenti Marina Pilegi, Caterina Cannatelli e Maria Rosaria Pilegi, gli studenti hanno creato un modello di casa domotica. La loro visione? Costruire appunto una smart home che semplifichi la vita quotidiana attraverso un’interfaccia utente intuitiva con comandi vocali.

«Pur non avendo ottenuto il primo premio – hanno dichiarato le docenti -, possiamo ritenerci molto soddisfatti del prestigioso traguardo raggiunto. La partecipazione alla finale nazionale è stata un’esperienza entusiasmante e senza dubbio formativa per i nostri ragazzi. La competizione, infatti, – hanno aggiunto le referenti del percorso formativo – ha dato modo agli studenti di apprendere l’importanza della perseveranza, del lavoro di squadra e dell’innovazione. Ha mostrato, inoltre, che ogni sfida è un’opportunità per migliorare e apprendere. Quindi, anche se non abbiamo vinto il primo premio, – hanno chiosato – abbiamo vinto qualcosa di molto più prezioso: l’esperienza, la conoscenza e la determinazione di fare sempre meglio».

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