domenica,Giugno 22 2025

Sport in carcere, prende vita il progetto che coinvolge i detenuti della Casa circondariale di Vibo Valentia

Con questa iniziativa l'attività sportiva diventa strumento per creare momenti di aggregazione e abbattere le barriere favorendo così la reintegrazione sociale

Sport in carcere, prende vita il progetto che coinvolge i detenuti della Casa circondariale di Vibo Valentia
La direttrice della Casa Circondariale e il presidente della Libertas serra San Bruno

Un’opportunità concreta, attraverso l’attività sportiva, per riscoprire i valori positivi: rispetto delle regole, collaborazione, impegno e resilienza. Su questo principio è partito ufficialmente il progetto “Sport di tutti–Carceri” che si terrà alla Casa Circondariale di Vibo Valentia con la Asd Libertas Serra San Bruno che, in collaborazione con altre associazioni sportive dilettantistiche di promozione sociale e di volontariato della provincia vibonese, hanno avviato il progetto nel mese di maggio per alcuni detenuti proprio della Casa Circondariale.
In altre parole con questo progetto (promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani e realizzato in collaborazione con Sport e Salute) lo sport diventa strumento, all’interno degli istituti penitenziari, per creare momenti di aggregazione e abbattere le barriere, favorendo la reintegrazione sociale per la popolazione detenuta sia adulta sia minorile.

In cosa consiste il progetto

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività previste dai protocolli d’intesa, sottoscritti con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, e gli obiettivi principali sono quelli di creare un’alternativa concreta in cui lo sport aiuta i soggetti fragili a riscattarsi e a migliorare la propria salute psico-fisica, creando un ponte tra carcere e società attraverso attività sportive e programmi di reintegrazione e inclusione. Il progetto, a Vibo Valentia, prevede lo svolgimento delle discipline di calcio, karate e fitness, a cura del Prof. Bruno Nardo, ormai al suo quarto progetto all’interno della Casa Circondariale, e dal Prof. Elia Donato con il tecnico Antonio Facciolo. Prevista anche un’attività di formazione che permetterà ai partecipanti di diventare personal trainer e che sarà gestita dai formatori del Centro Nazionale Sportivo Libertas Aps. Si terranno inoltre corsi di Blsd, ovvero primo soccorso con utilizzo di defibrillatori e gestiti dalla Prociv Augustus Vibo Valentia.

Le parole degli organizzatori

«Sin da subito abbiamo dato disponibilità e collaborazione per l’ottima riuscita di questo progetto – dichiara Angela Marcello, direttrice della Casa Circondariale – perché rappresenta un indubbio percorso educante che permette a queste persone di mettersi in gioco. La casa circondariale è aperta a iniziative similari».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Libertas serra San Bruno e Manager Sportivo, Francesco De Caria: «Il progetto rappresenta una grande opportunità per il reintegro nella società civile per i detenuti e abbiamo voluto fortemente attivarlo insieme ad altri Enti che sono Asd San Bruno, Asd Shanti 1985, Il Centro Regionale Sportivo Libertas Calabria e la Prociv Augustus Vibo Valentia. Spesso si tende a giudicare con troppa superficialità i detenuti che hanno sbagliato nelle loro vite, ma è importante ridare loro il senso di quello che è bene e il valore delle norme anche attraverso lo sport».

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