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Sta per iniziare l’iniziativa “Estate Ragazzi 2025” all’Oratorio salesiano di Vibo Valentia, diretto e coordinato da don Rino Carignano, punto di riferimento educativo e spirituale per tutta la comunità. «Fondamentale, come ogni anno, il contributo dei giovani degli animatori e dei genitori volontari, che – si legge nel comunicato stampa di presentazione dell’iniziativa – con passione e spirito di servizio affiancano l’oratorio per offrire ai ragazzi un’esperienza di crescita vera, fatta di gioco, amicizia e valori condivisi. Il primo giorno si aprirà domani con la cerimonia di inaugurazione e la santa messa presieduta da don Rino, momento di raccoglimento e benedizione che darà il giusto slancio spirituale all’intero percorso».
Da lunedì 16 giugno, poi, prenderanno ufficialmente il via le attività, con l’apertura ufficiale di “Estate Ragazzi 2025”. «Il programma – prosegue la not stampa – si preannuncia intenso e coinvolgente: dalla sfilata per le vie della città con soste simboliche in piazza Municipio e davanti alla chiesa di Santa Maria, ai laboratori creativi, dalle uscite al mare con la colonia alla classica “biciclettata”, dai tornei sportivi alla suggestiva messa sulla spiaggia. Tra gli appuntamenti più attesi: le Olimpiadi allo Stadio “Luigi Razza”, la coinvolgente serata con le famiglie, la divertente serata gonfiabili per i più piccoli e una speciale gita all’Acquapark di Rossano, per vivere insieme una giornata di scoperta, stupore e meraviglia».
A chiudere il tutto, la serata finale, un momento ricco di emozione, ricordi e gratitudine. «Nel suo messaggio inaugurale, don Rino ha ricordato ai ragazzi e alle famiglie il vero spirito dell’oratorio: “L’oratorio non è solo un luogo dove si gioca, ma una casa che accoglie, una palestra di vita, un cortile dove si cresce insieme. Qui si impara che vincere non è arrivare primi, ma aiutare chi è rimasto indietro. La squadra più forte è quella dove nessuno viene lasciato solo“. L’iniziativa “Estate Ragazzi 2025” è più di un’estate: è un cammino di crescita e di relazione, un’occasione per seminare fiducia, speranza e solidarietà nei cuori dei più giovani. Con don Bosco nel cuore e il sorriso sulle labbra, si parte».

