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Il Comune di Drapia ha lanciato il progetto “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, un’iniziativa promossa in collaborazione con l’Ambito territoriale sociale di Spilinga e le associazioni Prociv Augustus e Valentia Aps, presentata al Castello Galluppi di Caria, che mira a colmare il divario digitale offrendo ai cittadini strumenti e assistenza per navigare in modo più semplice e sicuro nel mondo online. I giovani del Servizio civile universale hanno partecipato a una prima giornata di formazione, incentrata sull’uso consapevole delle tecnologie e dei servizi digitali. Il progetto prevede che, nelle prossime settimane, saranno aperti degli sportelli di facilitazione digitale nelle diverse frazioni del Comune, dove i cittadini potranno ricevere assistenza gratuita per l’utilizzo di internet, dei servizi on-line della Pubblica amministrazione e delle principali piattaforme digitali.
Il sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, si è detto «orgoglioso di questa iniziativa», definendola «un’opportunità concreta per avvicinarsi al mondo digitale in modo semplice, sicuro e guidato». Ha poi sottolineato come la trasformazione digitale «debba essere inclusiva» e come questo progetto sia un «passo importante verso una comunità più consapevole e connessa». Porcelli ha inoltre «ringraziato tutti i partner coinvolti, tra cui i giovani del Servizio civile universale, gli Operatori locali di progetto e le associazioni Valentia, Prociv Augustus e Taxi Verde». Ha poi spiegato che questa iniziativa era un «obiettivo strategico per rispondere alla particolare distribuzione territoriale della popolazione, caratterizzata da molte frazioni distanti dal capoluogo e spesso prive di collegamenti diretti». «Questo servizio – ha aggiunto – non solo faciliterà l’accesso agli strumenti digitali, ma avvicinerà anche i cittadini agli Uffici comunali e alla Pubblica amministrazione». «Con questo progetto – ha poi concluso Porcelli – l’Amministrazione intende contrastare il divario digitale e promuovere l’autonomia dei cittadini nell’uso delle tecnologie, mettendo al centro la persona e i suoi bisogni».

