Una giornata che l’Itg-Iti-Ite e il Polo professionale Gagliardi De Filippis Prestia non dimenticheranno facilmente. Il racconto dei preparativi e delle emozioni dei ragazzi che hanno incontrato il ministro dell’Istruzione
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«Speriamo che al ministro piaccia». Con questa battuta, a metà tra emozione e orgoglio, uno studente dell’alberghiero di Vibo Valentia accoglie ieri la visita di Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, arrivato in città dopo la tappa a Lamezia. Due gli appuntamenti in agenda nel vibonese, prima quello all’Istituto d'istruzione superiore Itg, Iti e Ite e, infine, la visita al Polo professionale Gagliardi De Filippis Prestia.
All’alberghiero già dalle prime ore della mattina si respira la tensione delle grandi occasioni. C’è chi sistema i tavoli, chi ripassa il menù, chi cerca di mascherare l’agitazione. «I preparativi procedono abbastanza bene» racconta Angela, terzo anno di cucina. «In questa scuola mi trovo bene, anche se le ore di laboratorio sono poche. Ne servirebbero molte di più. Oggi però avere qui il ministro e poter parlare con lui è una cosa molto importante».
Lo chef e docente Costantino Loiacono conferma il fermento: «Sono ragazzi straordinari, oggi un po’ più emozionati del solito. Non capita tutti i giorni di cucinare per un ministro. Sono tesi, ma danno il massimo. Sarà una giornata che non dimenticheranno». Il menù studiato per l’occasione è un viaggio nella tradizione locale. «Abbiamo puntato su prodotti della zona e sulla dieta mediterranea» spiega Michele. «Tartare di gambero con cipolla rossa di Tropea, ravioli ai frutti di mare con ombrina e pistacchio, filetto di ombrina con pomodori confit e spuma di patate viola».
Dall’altra parte, al polo tecnologico, l’impegno prende una forma diversa ma non meno significativa. Qui gli studenti si preparano a mostrare con orgoglio i progetti innovativi che hanno riscosso successo nelle varie competizioni studentesche, a livello nazionale e non solo. Tra questi, un progetto pensato per dare autonomia a chi vive una disabilità motoria. «Con un sensore e l’intelligenza artificiale abbiamo creato un sistema che permette di accendere la luce o regolare la stufa senza muovere un dito» spiega il professor Onorato Passarelli.
Dietro al risultato c’è però un grande lavoro di squadra. «È stata un’esperienza nuova e impegnativa» dice Gabriele. «Noi informatici ci siamo occupati del software, i geometri hanno creato l’ambiente 3D, elettronici ed elettrotecnici i box di controllo. Ho imparato competenze che userò anche in futuro». Per Francesco, la visita del ministro Valditara è la cornice che dà senso a tutto: «Mostrare al ministro quello che abbiamo imparato e quello che sappiamo fare, soprattutto in progetti che aiutano le persone con disabilità, è un onore. Dimostra che siamo una scuola che si impegna e che coinvolge davvero gli studenti».



