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20050508 - ROMA - SPE : MUSICA: MIA MARTINI, RICORDO IN TV A 10 ANNI DALLA MORTE La cantante Mia Martini in un'immagine d'archivio. Raidue e Retequattro: a dieci anni dalla morte sono le due reti generaliste della tv che ricorderanno Mia Martini, ritrovata senza vita nel suo letto il 14 maggio 1995 (ma i medici stabilirono che era morta due giorni prima) a 47 anni. E' Raidue a confezionare un approfondimento giornalistico: per ricordare Mimi', Rai Educational presenta per la serie 'La storia siamo noi', 'Mia Martini: storia di una voce' di Caterina Stagno e Silvia Tortora in onda domani alle 22.50. Giovanni Minoli ricostruira' la vita e la carriera della cantante nata a Bagnara Calabra, attraverso le testimonianze di chi la conobbe e le fu vicino, come quella del padre, intervistato in esclusiva. ARCHIVIO / ANSA / PAL
“Chiamatemi Mimì”. Questo il titolo del recital in programma sabato 27 agosto a Mileto. Un omaggio in musiche e parole alla grande Mia Martini, nato da un’idea della professoressa Lella Santelli e realizzato nel concreto da allievi e docenti del Cantiere musicale internazionale, sorto anni fa nella cittadina normanna per volontà del noto maestro di pianoforte Roberto Giordano. Teatro della rassegna, in programma a partire dalle 21.30, sarà la suggestiva piazza Pio XII. Nell’occasione, la vita della compianta cantante di origini calabresi sarà ripercorsa e raccontata musicalmente attraverso i successi dei tanti suoi brani. Il recital, nello specifico, rappresenterà una sorta di viaggio a ritroso nel tempo, in cui in musica e parole verranno ripercorsi gli amori, le passioni e i dolori che hanno costellato la vita di Mia Martini. Un alternarsi di momenti bui e luminosi, da cui emerge la capacità dell’artista di Bagnara di rialzarsi e di riprendere la corsa, fino al tragico epilogo che porrà fine alla sua esistenza. “Chiamatemi Mimì” si inserisce nel ricco palinsesto degli eventi dell’estate Miletese 2022, patrocinati in parte dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano. [Continua in basso]

Il recital vuole mettere in luce, tra l’altro, l’anima mediterranea, calda e solare, seppur velata da uno strano senso di solitudine, dell’indimenticata cantante e interprete calabrese. La rassegna, nello specifico, rientra nell’ambito dei festeggiamenti di San Fortunato Martire, il cui corpo è deposto in un’urna situata lungo la navata sinistra della basilica cattedrale, chiesa madre della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea attualmente guidata dal vescovo Attilio Nostro. Una festa che – così come sottolinea il parroco don Domenico Dicarlo – rappresenta «il punto di ripartenza dopo il lungo periodo di restrizioni dovuto alla pandemia da Covid-19. Era importante ritornare alla normalità – afferma il sacerdote – seppur a regime ridotto. La speranza è che, grazie anche alla sensibilità dimostrata in questi mesi dal nostro vescovo e con il suo l’ausilio, già dal prossimo anno possiamo ritornare a sognare e riproporre un evento all’altezza dei fasti di un tempo, anche per quanto riguarda l’aspetto prettamente civile. Magari – conclude – riportando a Mileto il corteo storico normanno, il premio “Follaro d’oro” e altre peculiarità del passato». La festa civile di San Fortunato, intanto, proseguirà domenica con una cover sui Nomadi proposta in serata dalla band “I ragazzi dell’Olivo”.


