Ricadi conferma ancora una volta la forza di una tradizione capace di unire comunità, fede e cultura. La nona edizione del Presepe Vivente Ricadese si è infatti conclusa con un bilancio più che positivo, registrando circa 1500 presenze e superando, per il nono anno consecutivo, la soglia delle mille visite. Un risultato che testimonia non solo l’affetto della popolazione locale, ma anche l’interesse crescente di visitatori provenienti da fuori comprensorio, attratti da una rappresentazione che nel tempo ha saputo costruire un’identità riconoscibile e autentica.

A sottolineare il successo dell’iniziativa sono stati gli organizzatori dell’Associazione Giovanile Ricadese e la Parrocchia di Ricadi, che in una nota congiunta hanno espresso soddisfazione e orgoglio per il lavoro svolto. «Una platea che ci ha scelto, rendendoci fieri del nostro lavoro», si legge nel comunicato, che pone l’accento sull’impegno corale alla base dell’evento. Determinante, ancora una volta, il contributo dei figuranti, capaci di calarsi pienamente nei ruoli e di restituire al pubblico un presepe vivido e coinvolgente. «Senza il loro contributo non avremmo potuto realizzare nulla», riconoscono gli organizzatori, rimarcando il valore umano prima ancora che artistico della manifestazione.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche al Comune di Ricadi, che ha patrocinato l’iniziativa e concesso gli spazi necessari allo svolgimento dell’evento, così come al Museo Civico di Ricadi. L’apertura del museo etnoantropologico e dell’olio ha permesso, negli anni, di integrare il percorso del presepe con un luogo di cultura, diventato parte integrante della rappresentazione e ulteriore elemento di richiamo per i visitatori. Non è mancato il riconoscimento al parroco don Francesco e all’intera comunità parrocchiale, per il costante supporto logistico e organizzativo.

Un pensiero speciale è stato infine dedicato ai giovani volontari che ogni anno rendono possibile la realizzazione del presepe, sacrificando tempo ed energie sottratte alla vita familiare. «Senza di loro niente sarebbe possibile», sottolinea la nota, che si chiude con un ringraziamento al pubblico, presente numeroso come da tradizione nel giorno di Santo Stefano. L’invito è già rivolto al futuro, con la speranza di poter celebrare il prossimo anno una decima edizione «meravigliosa», nel segno della continuità e della passione che hanno reso il Presepe Vivente Ricadese un appuntamento ormai imprescindibile del Natale vibonese.