Sezione Aism di Vibo Valentia e oratorio parrocchialeMamma Natuzzadi Paravati insieme per far conoscere la sclerosi multipla e sensibilizzare le persone su questa subdola e invalidante malattia. L’iniziativa, dal titolo “Senti come mi sento”, è in programma venerdì 29 agosto, dalle 16 alle 18, all’interno dei locali della realtà di aggregazione giovanile intitolata alla Serva di Dio Natuzza Evolo, situati nei pressi della chiesa matrice Santa Maria degli Angeli. Si tratta, nello specifico, di un laboratorio esperienziale che verrà allestito con l’intento di offrire ai partecipanti la possibilità di vivere in prima persona alcune delle difficoltà quotidiane con cui convivono le persone con sclerosi multipla. Che non si limiterà alle semplici parole o spiegazioni, allargando il suo raggio d’azione a fatti concreti e coinvolgenti che permetteranno di vedere la malattia con uno sguardo nuovo, promuovendo empatia e consapevolezza.

«Senti come mi sento – spiegano i vertici della sezione provinciale Aism con sede a Jonadi – è un’occasione per aprire gli occhi su questa malattia, comprendere meglio cosa significhi affrontarla giorno dopo giorno e sostenere insieme l’impegno di Aism per un mondo libero dalla sclerosi multipla. Un evento informativo, di sensibilizzazione e inclusivo per far conoscere una condizione ancora sconosciuta ai più, un’attività coinvolgente pensata per far rivivere i sintomi più comuni che l’accompagnano, come fatica, disturbi visivi, instabilità motoria e perdita di sensibilità». L’iniziativa è gratuita e aperta a tutti: cittadini, famiglie, operatori sanitari e sociali, volontari, giovani e chiunque desideri avvicinarsi con rispetto e curiosità al mondo della sclerosi multipla. Essa si avvarrà dell’indispensabile supporto dei sei giovani del Servizio civile universale che da poco hanno intrapreso il loro annuale percorso di impegno e crescita personale all’interno della realtà associativa con sede a Jonadi. I ragazzi si sono subito messi all’opera per portare avanti idee nuove e far incontrare comunità e associazioni locali al fine di far conoscere la patologia. Da qui l’allestimento di un ricco calendario di eventi, teso a rappresentare non solo un’opportunità per acquisire competenze utili al proprio futuro, ma anche per sviluppare empatia, consapevolezza e senso civico.