Il progetto pilota, primo in Calabria, punta a supportare i docenti attraverso un sistema di Ai installato interamente in locale senza la trasmissione di dati verso server esterni
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Il Comune di Vibo avvia una sperimentazione sull’uso dell’Intelligenza artificiale nelle scuole cittadine. A partire dall’anno scolastico 2025/2026 - informa una nota - l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Romeo, in collaborazione con l’Istituto di istruzione superiore “Itg-Iti-Ite” e con gli istituti comprensivi del territorio, darà il via a un progetto pilota che punta a supportare i docenti attraverso un sistema di Ai installato interamente in locale.
L’iniziativa, proposta dallo stesso istituto superiore e cofinanziata dal Comune, si configura come una prima esperienza a livello regionale. La particolarità del progetto risiede infatti nell’adozione di una piattaforma di intelligenza artificiale che non prevede la trasmissione dei dati verso server o servizi esterni, garantendo così il pieno rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, in linea con il Gdpr e con il nuovo Ai Act europeo.
Il progetto si inserisce nel solco delle Linee guida del ministero dell’Istruzione e del Merito e ha l’obiettivo di sperimentare le potenzialità dell’intelligenza artificiale in un ambiente sicuro, controllato e trasparente. Il sistema sarà utilizzato come strumento di supporto alla progettazione didattica e alla produzione di materiali educativi, senza sostituire il ruolo centrale dell’insegnante ma affiancandolo nelle attività quotidiane.
A sottolineare il valore dell’iniziativa è l’assessore all’Innovazione tecnologica Luisa Santoro, che evidenzia la portata strategica del progetto: «Sostenere l’innovazione a scuola significa investire sul futuro dei nostri ragazzi e sulla qualità della didattica. Questo progetto dimostra come la collaborazione tra istituzioni possa trasformarsi in un laboratorio concreto di crescita digitale per l’intera comunità».
Dal punto di vista economico, il Comune di Vibo Valentia ha stanziato un contributo di 5.000 euro, destinato all’acquisto dei server necessari all’installazione del sistema nei cinque istituti coinvolti nella sperimentazione. Grazie a queste risorse, le scuole potranno dotarsi di una piattaforma interna capace di generare, in modo assistito, programmazioni didattiche, lezioni, materiali educativi e prove di verifica, con la massima attenzione alla privacy e alla sicurezza dei dati.
La sperimentazione si articolerà in una prima fase compresa tra dicembre 2025 e maggio 2026. In questo periodo il sistema sarà utilizzato esclusivamente dai docenti, che saranno preventivamente formati per un uso consapevole e critico dell’intelligenza artificiale. Al termine del percorso, i risultati verranno analizzati e raccolti in un report finale che sarà presentato sia al Ministero dell’Istruzione e del Merito sia alla cittadinanza.

