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La spinosa e annosa questione della chiusura del sottopassaggio ubicato al Km 444-500 della Strada statale 18, nei pressi del Centro commerciale Vibo Center, diventa nella città capoluogo di provincia oggetto di discussione in Consiglio comunale. Nei giorni scorsi la nostra testata è ritornata sull’argomento documentando e denunciando il permanere di questo non certo edificante stato di cose. Per la precisione, sono trascorsi otto mesi da quando il Consorzio regionale per le attività produttive (Corap) ha deciso di inibire al traffico veicolare il tunnel, in seguito alla problematiche insorte a causa di un allagamento. Nelle scorse ore, sull’argomento giungono le parole pronunciate dal sindaco di Vibo Valentia Enzo Romeo, nel corso dell’assise consiliare svoltasi a palazzo Luigi Razza.
«La liquidazione del Corap doveva avvenire entro il 30 marzo – ha sottolineato al riguardo il primo cittadino – ma non è avvenuta. Ora si parla del prossimo 30 luglio. Non vi nascondo che qualche giorno fa ci siamo incontrati con Corap e Anas per provare a risolvere insieme al sindaco di Jonadi l’ormai vecchia storia del sottopasso del centro commerciale Vibo Center. E anche in questo caso, la delegata dell’Ente preposto ha continuato ad insistere sul fatto che non possono prendersi in questo momento delle responsabilità, perché sperano di essere liquidati da un momento all’altro». Parole per nulla tranquillizzanti, queste di Romeo, che per certi versi destano anche sconcerto, soprattutto in virtù del fatto che, così come sottolineato giorni fa, la situazione nel frattempo è addirittura peggiorata. Con il lento scorrere dei giorni e delle stagioni, infatti, il degrado che attanaglia il sottopassaggio si è propagato anche a semafori, barriere, relativa cartellonistica e asfalto degli adiacenti percorsi alternativi.
Interpellato da Il Vibonese, sull’argomento si esprime oggi anche il sindaco di Jonadi, Fabio Signoretta. «All’ultimo tavolo tecnico – spiega – ha partecipato per il nostro ente l’assessore competente sui Lavori pubblici Saro Mazza. Abbiamo manifestato la nostra disponibilità a cooperare e individuare insieme una soluzione che sia però inquadrata in un perimetro più ampio di visione dell’intera area di confine tra Jonadi e Vibo Valentia. Rimaniamo comunque fiduciosi sull’esito finale – conclude – e sottolineiamo come un elemento non trascurabile sia rappresentato anche dal decoro dell’area e del suo verde per il quale credo sia opportuno coinvolgere le realtà imprenditoriali che operano proprio in quel contesto».
La questione, dunque, rimane aperta. Al contrario del sottopassaggio, a tanti mesi di distanza ancora inesorabilmente chiuso. E dire che il problema a monte non sembra essere insormontabile, visto che si parla di semafori all’entrata e all’uscita privi di una propria autonomia elettrica, e quindi dipendenti dalle bizze della rete pubblica e dei lampioni della rotatoria. Quindi una cosa da poco? A quanto pare no in questa martoriata terra di Calabria.

