Terza Categoria, il Pernocari replica all’Asd Mileto: «In tribuna ci sono stati concessi solo 20 posti, i nostri tifosi aggrediti da quelli di casa»
La versione del club verde/arancio dopo la finale play off: «Erano presenti circa 400 spettatori invece dei 99 previsti. Costretti a rientrare in campo per il secondo tempo dopo un'ora e mezza di sospensione»

Arriva puntuale la replica del Pernocari in seguito a quanto affermato dall’Asd Mileto dopo la finale play off, vinta proprio dalla compagine biancorossa per 4-2. La partita, infatti, era stata sospesa per circa un’ora e mezza poiché la tribuna conteneva un numero di persone largamente maggiore alle 99 previste. Secondo il club miletese, inoltre, durante il match la tifoseria ospite avrebbe rotto il cancello e sarebbe entrata nello stadio, riempiendo lo stesso e costringendo alla chiamata alle forze dell’ordine.
La versione del Pernocari
In ogni caso il Pernocari tiene a dare la sua versione dei fatti attraverso un comunicato ufficiale, apparso sulla propria pagina social: «Vogliamo fare chiarezza sulla partita che si è giocata a Mileto nella giornata di domenica alle ore 15:30 e valevole per la finale play off. Contestiamo quanto successo nel campo sportivo di Mileto, in primis l’ordinanza comunale (questo ci ha riferito la società di casa) che prevedeva l’ingresso a soli 99 persone e di queste a noi società ospite venivano dati dal Mileto solo 20 biglietti (di cui 10 a pagamento e 10 gratuiti ai tesserati). All’entrata in campo delle due squadre sul terreno di gioco erano presenti invece sulla tribuna circa 400 spettatori (le foto sotto documentano il tutto) e di questi solo 20 della società Pernocari. Già per questo non c’erano i presupposti per iniziare la gara».
La partita comunque inizia ugualmente e dopo il primo quarto d’ora la squadra verde/arancio conduceva per 0-2 grazie alle reti di Combatti e Contartese, chiudendo il primo tempo in vantaggio di 1-2: «Proprio al fischio della fine del primo tempo – continua il comunicato – i nostri tifosi in tribuna venivano aggrediti da alcuni tifosi di casa in stragrande maggioranza, tra i pianti e urla delle donne ivi presenti. Il secondo tempo tardava a riprendere in quanto la partita veniva sospesa perché il direttore di gara e il commissario di campo pronti a riprendere, venivano bloccati delle forze dell’ordine in quanto non veniva garantito l’ordine pubblico, sia per l’aggressione avvenuta a sfavore dei tifosi del Pernocari sia per i tantissimi presenti a discapito dei famosi 99 posti disponibili».
La momentanea sospensione
Un parapiglia che ha tardato di molto l’inizio della ripresa, come si evince dalla versione del Pernocari: «In un intervallo di tempo di circa un’ora e mezza, sicuramente non idoneo per un intervallo tra due tempi di gioco, i pochi tifosi dotati di biglietto del Pernocari venivano allontanati da giocatori e dirigenti della società ASD Mileto per spopolare la tribuna e riprendere la partita. Il direttore di gara inoltre ci costringeva a rientrare in campo per il secondo tempo quando erano alle ore 17:56, nonostante le continue richieste da parte dei nostri giocatori di non continuare la partita sul risultato di 2-1 a nostro favore, a rientrare in campo dicendoci che al nostro rifiuto la partita sarebbe terminata sul risultato di 3-0 a tavolino a favore della squadra di casa. Pertanto siamo stati costretti a riprendere, nonostante non avevamo più le condizioni psicofisiche necessarie per proseguire la gara e di certo non c’erano le condizioni di sicurezza in quanto tutti i presenti sulla tribuna erano davanti allo stadio. Purtroppo non avevamo neanche la possibilità di comunicare con i nostri dirigenti e solo a quel punto, completamente in bambola e privi di ogni motivazione abbandonavano il terreno di gioco. Fermamente contestiamo l’intera partita, vi invitiamo a contattare le forze dell’ordine ivi presenti per confermare quanto accaduto».