venerdì,Aprile 19 2024

GALLERY | Il Giro d’Italia nel Vibonese, è festa per il passaggio della carovana rosa

La sesta tappa della corsa del centenario ha attraversato la provincia lungo l’asse della Statale 18. Diverse le iniziative sul traguardo volante di Mileto con riconoscimenti a quanti contribuiscono alla diffusione del ciclismo

Mentre è ancora in corso la sesta tappa del Giro d’Italia partita questa mattina da Reggio Calabria e diretta alle Terme Luigiane, in provincia di Cosenza, la carovana rosa ha attraversato la provincia di Vibo Valentia, lungo l’asse viario della Statale 18, passando dai centri collegati di Mileto, Vibo Valentia e Pizzo.

Nel primo centro in particolare si è concentrata l’attenzione degli appassionati locali che hanno raggiunto la cittadina normanna per assistere alla volata sul traguardo volante posizionato proprio lungo la via principale del paese.

Qui, su iniziativa del Mileto sporting club, presieduto da Mimmo Bulzomì, si è svolta una serie di iniziative collaterali che hanno visto, tra le altre cose la consegna di speciali riconoscimenti a quanti si sono distinti per “il contributo, la passione ed il senso di appartenenza verso tutti gli sport e, in particolare, verso il ciclismo”.

Sono stati quindi premiati il direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni; il campionissimo Francesco Moser; il telecronista Rai Alessandra De Stefano; il giornalista Beppe Conti; il direttore di TuttoBici, PierAugusto Stagni; Davide Cassani, Ct della nazionale italiana. Ancora sono stati insigniti il vescovo Luigi Renzo, l’orafo Gerardo Sacco, Leopoldo Chieffallo, Salvatore Vecchio, Domenico Sorace, Antonio Iannicelli, Carlo Parisi, Otello Profazio, Pippo Caffo, Maurizio Bonanno e l’emittente televisiva LaC.

E proprio in relazione a quest’ultimo riconoscimento attribuito alla testata del nostro network, l’editore di LaC e de Il Vibonese, Domenico Maduli, ha commentato con soddisfazione: «Il riconoscimento da parte dell’organizzazione del Giro d’Italia conferma che il nostro gruppo editoriale sta accrescendo il proprio prestigio sul piano nazionale. Per una testata che ha solo poco più di due anni e mezzo di vita è un fatto che ci riempie di orgoglio e responsabilità. Significa che la strada che abbiamo intrapreso si sta rivelando giorno dopo giorno quella giusta».

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