venerdì,Aprile 26 2024

Giro d’Italia, il giorno di gloria di Mileto e l’impresa di Ganna in Sila

VIDEO-FOTOGALLERY - Dalle lacrime di gioia del patron Mimmo Bulzomì sulla linea di partenza all’impresa del campione del mondo a cronometro sulle vette della Sila: cronaca di una giornata memorabile sulle strade calabresi

Giro d’Italia, il giorno di gloria di Mileto e l’impresa di Ganna in Sila
Il giro d'Italia parte da Mileto

Bastano le lacrime che scorrevano copiose dal volto di Mimmo Bulzomì, mentre i corridori attraversavano via Duomo, e gli occhi lucidi con cui il patron si è presentato pochi attimi dopo davanti alle telecamere e ai microfoni di LaC, a spiegare nel migliore dei modi quanto sentito, sofferto e partecipato sia stato sul territorio l’evento sportivo consumatosi questa mattina: la partenza da Mileto della quinta tappa della 103esima edizione Giro d’Italia. Un pianto liberatorio, quello dell’ex presidente regionale della Federazione ciclistica italiana, giunto dopo tre anni di lavoro preparatorio e a coronamento di una vita dedicata e spesa per lo sviluppo di questa affascinante disciplina.

La “festa” era iniziata già nella serata di ieri, con l’arrivo dalla Sicilia dell’apparato organizzativo atto alla predisposizione del Villaggio del Giro e delle strutture ad esso strettamente connesse, previsti per il giorno dopo nell’area di partenza, e non solo. Ad accogliere la variegata carovana, una cittadina letteralmente colorata di rosa, abbellita e ingentilita davanti alle telecamere di tutto il mondo dalle tante iniziative socio-culturali e ambientali messe in cantiere grazie alla caparbietà e alla capacità organizzativa di Bulzomì, in questo caso affiancato come non mai dal “suo” Sporting Club e dall’associazione “Maranathà” presieduta da don Domenico Dicarlo. Peculiarità, queste del patron di mille corse, tra l’altro espresse in piena sinergia con la locale Amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano. [Continua]

Lo storico appuntamento di oggi è entrato nel vivo alle 9.15 circa, con l’inaugurazione e lo svelamento – mentre in cielo si levavano alte le note dell’Inno di Mameli – della bella opera del maestro vibonese Antonio La Gamba, realizzata ad hoc all’interno della villa comunale e raffigurante lo storico scambio di borraccia tra Gino Bartali e Fausto Coppi inserito nella “Scarpa” dell’abbazia normanna dell’antica Mileto. Un messaggio di speranza e di fiducia in un momento difficile come quello odierno, caratterizzato dal Covid-19, «per cogliere l’essenza delle cose e far prevalere i sentimenti positivi di altruismo e di amicizia».  Nelle settimane precedenti, in tutta la zona di partenza adiacente alla basilica cattedrale e del centro storico era stato un pullulare di creazione artistiche, prime tra tutte i murales del noto artista catanzarese Massimo Sirelli e dello stesso La Gamba e le realizzazioni pittoriche di Massimiliano Giordano e Fortunato Pedullà.

Tante le personalità presenti alla partenza di tappa, allietata anche dalle performances del Gruppo Folk di Vibo Valentia e dei tradizionali Giganti. Tra queste, il prefetto Francesco Zito, il presidente della Provincia Salvatore Solano, il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea Luigi Renzo, il direttore di Rai Sport Auro Bulbarelli, il maestro orafo Gerardo Sacco e il campione del mondo Francesco Moser.

L’appuntamento è proseguito con le fasi della firma dei corridori e della presentazione delle squadre partecipanti – sul palco allestito nella piazza della basilica cattedrale – e con la partenza dei corridori in direzione Camigliatello Silano, sancita congiuntamente dal vescovo Renzo e dal sindaco Giordano. Del pianto di Bulzomì mentre i corridori attraversavano via Duomo abbiamo già detto.

Per la cronaca, l’odierna tappa del Giro è stata caratterizzata dall’impresa d’altri tempi del campione del mondo su pista nell’inseguimento individuale Filippo Ganna, giunto da solo all’arrivo dopo aver scalato alla grande i monti della Sila. Una bella pagina di ciclismo che, semmai ce ne fosse stato bisogno, contribuisce a rendere ancora più bella e significativa questa “particolare” giornata miletese.  

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