Sanità Vibo, la Cgil fa la voce grossa sulla mancanza di personale e promette «iniziative forti» ma per ora chiede il solito “tavolo” – VIDEO
Durante la conferenza stampa i segretari del sindacato di categoria hanno chiesto un incontro urgente con i commissari prefettizi dell’Asp Vibonese e il governatore Roberto Occhiuto
L’incremento esponenziale della popolazione legato alla stagione estiva ha acuito l’allarme per la mancanza di personale nelle strutture sanitarie del Vibonese. Un’emergenza che colpisce non solo lo Jazzolino, ma anche gli ospedali di Tropea e Serra San Bruno. Mancano medici, ma soprattutto infermieri. Una carenza che ha indotto la Cgil ad indire una conferenza stampa per rimarcare la gravità della situazione. Un problema non più rinviabile per il segretario generale della Funzione Pubblica Franco Grillo: «C’è bisogno di personale, al di là degli algoritmi che forniscono conteggi errati. Bisogna fornire ai cittadini i servizi essenziali di assistenza, ecco perché chiediamo con urgenza un incontro con i commissari straordinari dell’Asp di Vibo Valentia per sapere cosa stanno facendo sia in termini di cura del malaffare che per il rilancio e il mantenimento delle attività sanitarie in questa provincia».
All’incontro con i giornalisti erano presenti anche il segretario generale dell’Area Vasta Enzo Scalese e Luciano Contartese segretario FP Area Vasta. Quest’ultimo ha elencato i numeri dell’emergenza: «Secondo i nostri calcoli mancano 80 infermieri, 45 OSS, 19 profili tecnici e 7 amministrativi». Ha poi specificato che «il personale non viene assunto perché stanno interpretando il fabbisogno in maniera errata».
Da qui la richiesta di un incontro con i commissari prefettizi dell’Asp di Vibo Valentia: «I Lea in Calabria e soprattutto a Vibo non vengono rispettati – ha affermato Scalese -. La realtà è che manca il personale e adesso è arrivato il momento di sederci attorno a un tavolo sia con i commissari che guidano l’Asp dopo lo scioglimento (il secondo) per infiltrazioni mafiose, che con il governatore Roberto Occhiuto, in qualità di commissario ad acta della sanità. In assenza di risposte – avverte – metteremo in campo iniziative forti».