venerdì,Marzo 29 2024

Vibo: l’odissea di numerose famiglie positive al Covid con la spazzatura in casa -Video

La denuncia di una donna costretta a convivere da dieci giorni con l'immondizia in casa. L'assessore Bruni: «Non sono nell'elenco fornito dall'Asp»

Vibo: l’odissea di numerose famiglie positive al Covid con la spazzatura in casa -Video
I rifiuti Covid che nessuno smaltisce

Le prime denunce erano arrivate già lo scorso anno quando il virus era entrato in una decina di abitazioni. Ora che i casi sono esplosi anche nel Vibonese, il problema non poteva che ingigantirsi. Sono centinaia le famiglie isolate in casa. Malate e costrette a convivere con la spazzatura. Il protocollo prevede di sigillare i rifiuti Covid, senza differenziarli e tenerli in casa fino all’arrivo del personale preposto. Non a Vibo Valentia dove il sistema è andato in tilt. A dirlo sono le centinaia di segnalazioni di famiglie la cui spazzatura non viene raccolta da settimane. Eppure il Comune Di Vibo ha incaricato una ditta di Lamezia, la Muraca, per il ritiro dei rifiuti speciali. L’appalto prevede la raccolta tre giorni a settimana.

Malati e con l’immondizia in casa

«Ho dieci sacchi dell’immondizia in casa da 10 giorni – lamenta Rosa, una donna della frazione Vena – intenzionata a portare la spazzatura davanti al Municipio come segno di protesta. «Siamo esasperati – dice -, lasciati in balia di noi stessi a lottare contro un virus invisibile e come se non bastasse contro un sistema che non funziona». Davanti alla sua abitazione della frazione Vena espone i sacchi neri che ha dovuto ammassare in una angolo della casa al piano terra. Immondizia che riporrà immediatamente in casa. «Non posso lasciarla fuori. Sono rispettosa delle regole, ma siamo stati abbandonati dalla istituzioni», dice. Solo oggi dopo 10 giorni di isolamento si è negativizzata. «Ora posso uscire, ma la spazzatura non posso smaltirla e devo tenerla in casa non avendo balconi. Non può immaginare la puzza. È davvero avvilente»– ammette.

«È l’Asp che non comunica i nomi»

Proviamo a chiedere spiegazioni all‘assessore comunale all’ambiente Vincenzo Bruni, per capire dove e perché il sistema si sia inceppato. «È l’Asp che deve comunicarci i nominativi che noi giriamo alla ditta. Probabilmente – spiega Bruni – l’azienda sanitaria non riesce ad aggiornare l’elenco. Non avendo i nomi delle persone infette non possiamo procedere con la raccolta». Un problema che lo stesso Assessore ammette di conoscere: «I casi di famiglie che non sanno come smaltire i rifiuti sono centinaia. Ecco perché domani – annuncia Bruni – si svolgerà una riunione a Palazzo Luigi Razza. Tenteremo di trovare una soluzione».

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