sabato,Ottobre 5 2024

Vibo Marina, la Pro Loco esprime vicinanza alla Romagna e ricorda l’alluvione del 2006

Dall'associazione l'invito alla politica affinché i cittadini vengano informati sui mancati lavori di messa in sicurezza e sulla fine fatta dai finanziamenti che erano stati stanziati dalla Regione

Vibo Marina, la Pro Loco esprime vicinanza alla Romagna e ricorda l’alluvione del 2006
L'alluvione del 2006 a Vibo Marina

La Pro Loco di Vibo Marina esprime vicinanza e solidarietà «alle comunità dell’Emilia Romagna colpite dalla grave alluvione di questi giorni, insieme alla gratitudine per quanti con grande impegno si stanno adoperando in aiuto e soccorso; una regione ospitale ove, tra l’altro, sono residenti o domiciliati molti calabresi per motivi di studio, lavoro, cure sanitarie. In presenza di fenomeni climatici sempre più frequenti e dannosi – si legge nella nota del sodalizio – è necessario un serio continuo impegno per la tutela dell’ambiente; anche la memoria può fare la sua parte, come il ricordo della nostra alluvione  del 3 luglio 2006 che ha provocato vittime e danni ingenti, tante ferite ancora aperte nelle persone e nel territorio vibonese; una sciagura di cui a breve decorre l’anniversario e su cui forse abbiamo riflettuto poco». [Continua in basso]

L'alluvione del 2006 a Vibo Marina
L’alluvione del 2006 a Vibo Marina

Scrive la Pro Loco di Vibo Marina: «Ancora serio permane il dissesto idro-geologico della collina sovrastante Vibo Marina-Longobardi-San Pietro-Bivona-Portosalvo, aggravato da incendi estivi e disboscamenti per cementificare; senza un evidente programma di tutela e valorizzazione che guardi con lungimiranza anche alla creazione di un vasto “parco miramare” che potrebbe dare prestigio, benessere e  sviluppo all’intera città. Per come da più parti evidenziato, permane ancora una significativa deficienza dei sistemi di raccolta e contenimento delle acque piovane dalla collina al mare  che potrebbe ancora all’improvviso  pregiudicare  la sicurezza del territorio costiero, dalle strade ai centri abitati. Per superare alcune criticità messe in evidenza dall’alluvione del 2006, senza voler entrare in problematiche tecniche, era stato predisposto un piano di opere pubbliche finanziate dalla Regione. Purtroppo, per come noto, soltanto alcuni lavori sono stati  realizzati; altre importanti opere non sono state ancora avviate riguardanti l’adeguamento dei canali tra cui il bacino di espansione nell’area di Portosalvo e l’allargamento dei fossi nei sottopassi ferroviari e stradali di via Parodi, in più occasioni preannunciate e date come imminenti».

«Il “Piano direttorio… per il superamento delle criticità” dell’alluvione del 3 luglio redatto nel 2017 da Carlo Tansi all’epoca guida della Protezione civile regionale – si legge ancora nella nota della Pro Loco – aveva anche evidenziato la presenza di oltre 11 milioni di euro già stanziati dalla Regione Calabria per far fronte ai lavori necessari ed altri milioni di euro per risarcimento danni; finanziamenti che purtroppo, forse  non essendo stati eseguiti i lavori,  sembra non non più riscontrabili nel bilancio regionale. Un fatto che, se confermato, desterebbe molte preoccupazioni, essendo quei lavori di estrema necessità ed urgenza per la messa in sicurezza dei centri costieri che stanno sotto la collina». La Pro Loco di Vibo Marian rivolge quindi un invito alla politica e alle amministrazioni locali e regionali, «affinché informino i cittadini su come realmente stiano le cose su  questa seria problematica d’interesse comune; ma anche perché diano assicurazioni in merito all’avvenuto recupero presso la Regione Calabria degli importanti finanziamenti già previsti nel post alluvione 2006 e lo stanziamento di altri fondi per completare a breve tutto il programma di interventi indispensabili per la vivibilità del territorio costiero vibonese e per uno sviluppo economico-sociale sostenibile rispettoso dell’ambiente».

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