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Erosione costiera a Ricadi, riunione in Regione promossa dai consiglieri Comito e De Nisi: «Ecco il piano per salvare 12 km di costa»

Nel corso dell'incontro sono state illustrate le azioni di contrasto che si intendono mettere in campo. A cominciare dal graduale ripristino del vecchio corso del torrente Ruffa che apportava sabbia su tutto il litorale

Erosione costiera a Ricadi, riunione in Regione promossa dai consiglieri Comito e De Nisi: «Ecco il piano per salvare 12 km di costa»
Nei riquadri De Nisi e Comito

«La Regione Calabria sta affrontando con serietà e pragmatismo la problematica dell’erosione costiera nel Comune di Ricadi, che per troppi anni, evidentemente, non è stata tenuta nella dovuta considerazione. Ma senza voler guardare indietro, ed anzi guardando avanti ed alla concreta risoluzione del problema, ho chiesto che si aprisse un tavolo alla Cittadella tra tutti gli attori in causa». Ad annunciarlo è il consigliere regionale Michele Comito, il quale si è fatto promotore, insieme al collega Francesco De Nisi, di un incontro, svoltosi nei giorni scorsi a Catanzaro, con la partecipazione del Comune di Ricadi (rappresentato dal vicesindaco Domenico Lo Cane e dall’assessore e consigliere provinciale Nicola Lasorba, affiancati dall’ingegnere Gianluca Cantisani) e della Regione (nelle persone degli ingegneri del dipartimento Lavori pubblici, Mancuso e Romanò, esperti in erosione costiera).

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«È giusto riconoscere la volontà dell’amministrazione comunale – evidenzia Comito in una nota – di imprimere una accelerata alla risoluzione di questa annosa pratica. È parimenti doveroso, però, ricordare come il gruppo di opposizione abbia sempre tenuto alta l’attenzione. Ecco perché ritengo importante la comunione d’intenti su tale questione, perché è interesse di tutti risolverla al di là del colore politico di ognuno».

«Nel corso della riunione – secondo quanto reso noto – sono state preliminarmente analizzate le situazioni di pericolo e i danneggiamenti presenti lungo tutti i 12 km del litorale di Ricadi, e si è passati poi ad individuare le azioni di contrasto. Si sono definite quattro azioni da realizzare già dal breve termine. La prima azione riguarda il Progetto per il ripascimento stagionale delle spiagge erose in modo da avere uno strumento operativo già per l’estate 2025 e valido per il triennio 2025-2027, che potrà facilmente essere rinnovato negli anni successivi con l’aggiornamento del progetto. L’intervento seguirà la procedura PAUR regionale con il dipartimento Ambiente della Regione che raccoglierà tutti i pareri dagli enti interessati e darà il parere ambientale finale. Successivamente si potrà procedere alla esecuzione del ripascimento stagionale che necessità di un apposito Regolamento pubblico per permettere anche agli operatori privati di realizzarlo davanti ai propri lidi».

La seconda azione è relativa al ripristino del trasporto solido fluviale del torrente Ruffa. «Il torrente Ruffa – continua la nota –  è il corso d’acqua più importante che storicamente alimentava tutte le spiagge di Ricadi. Tutti ricordano che nell’inverno 2010-2011 due importanti piene hanno fatto avanzare la foce del Ruffa per oltre 50 metri e la sabbia si è poi distribuita sul litorale permettendo il ripascimento naturale delle spiagge di Ricadi per molti anni».

«Negli anni ’80 del secolo scorso – è scritto – sono state realizzate circa una decina di briglie in calcestruzzo nel tratto terminale del torrente che hanno modificato le pendenze bloccando l’apporto solido a mare. Il ripristino è un processo lungo in quanto l’abbassamento di tali briglie può avvenire solo gradualmente per evitare danni alle strutture ed infrastrutture presenti. L’intervento ha come obiettivo il ripristino delle condizioni naturali di apporto solido a mare del Ruffa e può considerarsi la soluzione definitiva al problema erosivo di tutto il litorale di Ricadi».

La terza azione riguarda gli interventi di protezione del litorale di Santa Maria. «A Santa Maria fu realizzato un intervento dalla Provincia nel 2011-2013 con la realizzazione di una scogliera soffolta in mare. Era previsto anche il ripascimento però mai realizzato. Il progetto vuole quindi completare l’intervento con il ripascimento della spiaggia. Nel contempo essendo passati molti anni è necessaria anche una manutenzione della scogliera soffolta che deve contenere le sabbie versate vicino alla riva evitandone la dispersione al largo. L’intervento entro pochi giorni sarà avviato alla procedura PAUR ed i tempi saranno brevi in quanto si tratta di un completamento di altro intervento già autorizzato. Successivamente si potrà procedere alla esecuzione delle opere».

La quarta ed ultima azione riguarda gli interventi di protezione del litorale di Formicoli e Torre Marino. «La Regione dall’anno 2014 – è scritto – ha attivato la progettazione ed esecuzione di un intervento di protezione del litorale del Tono in più lotti. Allo stesso modo il Comune di Ricadi può attivare la progettazione ed esecuzione di un intervento di protezione del litorale di Formicoli e Torre Marino danneggiati dalla mareggiata del 13 settembre 2024».

«In conclusione – dichiara il consigliere Comito – le azioni individuate vogliono sia dare una risposta all’emergenza in corso, sia andare verso una soluzione definitiva del problema erosivo di cui si conoscono le cause che possono essere rimosse ripristinando le dinamiche naturali che fino agli anni ’80 del secolo scorso garantivano l’alimentazione delle spiagge di Ricadi. Ci tengo a ringraziare tutta l’amministrazione regionale ed i tecnici dei vari dipartimenti, oltre che l’ingegnere Cantisani, per l’approccio risolutivo mostrato su questa importantissima pratica, che sono certo porterà ad una risoluzione di un problema particolarmente sentito da tutta la cittadinanza di Ricadi e non solo».

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