Abbandono dei rifiuti a Vibo, l’ex assessore Bruni: «Perché il Comune ha tolto le 12 telecamere che avevamo installato?»
Il responsabile del settore Ambiente durante la precedente amministrazione commenta le parole dell’assessore in carica e critica chi ritiene la raccolta porta a porta non idonea alle zone di vacanza

«Che fine hanno fatto le 12 telecamere che avevamo installato per il controllo dei punti più critici per l’abbandono dei rifiuti?». A chiederselo è l’ex assessore comunale all’Ambiente, Vincenzo Bruni, che interviene sulla situazione che riguarda Contrada Vaccaro, nella frazione di Vena Superiore. Sulla problematica si è espresso l’attuale assessore al ramo, Marco Miceli, che dopo aver annunciato che il Comune ha disposto la bonifica, ha duramente stigmatizzato il comportamento di chi continua ad abbandonare i rifiuti per strada, nonostante l’attivazione della piattaforma cittadina per il conferimento degli ingombranti.
«Per quanto riguarda la situazione di Contrada Vaccaro – commenta ora Bruni – con i residenti del rione avevamo avviato a suo tempo un percorso virtuoso, non senza scontrarci con alcuni, ma pochi a dire il vero, reticenti nell’espletare correttamente la differenziata, raggiungendo ottimi risultati di decoro e pulizia della zona. Ritengo altresì utile dover precisare che nella zona l’abbandono rifiuti è in gran parte determinato da non residenti, come ho avuto modo di riscontrare in diverse occasioni nei 5 anni di assessorato. Allora, concordandolo con i residenti, abbiamo provveduto a installare l’isola ecologica e ben 3 telecamere di supporto alle attività di controllo. Dispiace dover evidenziare, però, come le stesse siano state rimosse subito all’insediamento dell’attuale amministrazione, insieme alle altre 9 posizionate sull’intero territorio comunale, con la conseguenza della perdita di controllo del territorio».
Da qui la domanda cruciale: «Viene quindi da chiedersi: perché ora installarne delle nuove, a carico forse delle casse comunali, quando invece la gestione delle 12 fornite dal precedente gestore del servizio, installate e gestite da quest’ultimo e funzionanti avrebbero dovuto essere a carico in tutto e per tutto del nuovo gestore (art. 14 del capitolato)?».
Infine, Bruni interviene anche sull’abbandono dei rifiuti tra Vibo Marina e Bivona, contestando l’opinione di un cittadino che dalle colonne del nostro giornale ha criticato il ricorso al metodo della raccolta dei rifiuti porta a porta in una località che sia nima soprattutto d’estate per l’arrivo dei villeggianti che, per questo, non sarebbero nelle condizioni di seguire il calendario per i conferimenti. Tesi rigettata dall’ex assessore della giunta Limardo: «A Vibo Marina il servizio di raccolta funziona egregiamente. Sta al buon senso civico dei proprietari delle case o dei loro affittuari di registrarsi al ruolo e differenziare i rifiuti così come dovrebbero fare tutto l’anno o fornire i mastelli agli affittuari, i primi, e adeguarsi al regolamento comunale sui rifiuti, i secondi, avendo la precedente amministrazione messo a loro disposizione e a copertura di quanto segnalato strumenti (isole ecologiche con badge temporanei, Centri di raccolta Comunali, mastelli, carrellati per i condomini, ecc.) e modalità (servizio dedicato, numero verde, ecc.) che sanano quasi tutte le criticità evidenziate».