mercoledì,Aprile 24 2024

“Eco-distretto” a Sant’Onofrio? Prima è indispensabile la bonifica del sito

L’Ato n. 4 di Vibo Valentia non ha ancora sciolto le riserve. Fiducioso il sindaco Maragò che annuncia la volontà di chiedere alla Regione il risanamento dell’ex discarica comunale a titolo di compensazione ambientale

“Eco-distretto” a Sant’Onofrio? Prima è indispensabile la bonifica del sito

Rimane ancora in sospeso la localizzazione dell’Eco-distretto per la gestione dei rifiuti provenienti dai comuni dell’Ato n. 4 di Vibo Valentia. Nel corso dell’ultima riunione dei sindaci dei centri interessati, non è infatti ancora stata scritta la parola definitiva sull’allocazione dell’impianto di trattamento spinto dei rifiuti differenziati e dell’annessa discarica di servizio per un progetto del valore complessivo di 45 milioni di euro.

Non solo, l’incontro ha registrato l’acceso battibecco tra i primi cittadini direttamente chiamati in causa dalla vicenda e un voto finale (che, con riserva, ha individuato il sito ricadente nel comune di Sant’Onofrio) viziato dalla mancanza del numero legale. Con una soglia fissata a 26 rappresentanti comunali sui 50 della provincia, infatti, presenti in aula erano in 27 tra cui, tuttavia, anche tecnici e assessori comunali sprovvisti però della necessaria delega da parte dei rispettivi sindaci. Prima del voto, poi, la seduta ha registrato l’abbandono dei rappresentanti dei Comuni di San Calogero e Ionadi.

Proprio sul sito indicato dal sindaco santonofrese Onofrio Maragò, si era concentrato poi nel corso della riunione il fuoco di fila di chi si oppone, per varie ragioni, a questa soluzione. In primis, a determinare la “riserva” su località “Palombara”, sono state le osservazioni di Egidio Servello, sindaco di Vallelonga (Comune che ha avanzato una sua controproposta approvata in subordine all’idoneità del sito santonofrese), che vorrebbero la località in questione gravata da un sequestro giudiziario a carico della ditta proprietaria del terreno in cui andrebbe allocata la piattaforma.

Vi è poi la questione legata alla bonifica ambientale del luogo destinato ad ospitare la discarica di servizio di 400mila metri cubi. L’area interessata aveva già accolto (a partire dal 15 ottobre del 1998 e fino alla sua dismissione avvenuta il 1 marzo del 2000) una discarica di rifiuti solidi urbani da 11mila metri cubi a servizio di un bacino di 7mila abitanti dei comuni di Sant’Onofrio e Maierato e finanziata con un contributo di 300 milioni di vecchie lire dalla Regione Calabria.

Sant’Onofrio, mai bonificata l’ex discarica comunale di località Palombara

Sito poi abbandonato, in seguito all’ordinanza regionale di chiusura, e mai bonificato nonostante le richieste avanzate dal Comune di Sant’Onofrio, accompagnate da un progetto di 40mila euro non finanziato dalla Regione. Ora lo stato dell’ex discarica torna di stretta attualità ed è lo stesso sindaco Maragò a rispolverare la necessaria bonifica in vista di una potenziale scelta dell’Ato. Bonifica che, a parere del primo cittadino, dovrebbe essere effettuata dalla Regione a titolo di compensazione ambientale.

Maragò e il suo assessore all’Ambiente Felice Casuscelli, mettono in evidenza soprattutto le condizioni della vasca di raccolta del percolato, mai sottoposta a interventi di scolmatura. Ciò si evincerebbe in particolare dall’ultimo sopralluogo effettuato dall’amministrazione comunale che (dopo vari tentativi andati a vuoto) nel giugno scorso, grazie alla rimozione della folta vegetazione che ostacolava l’accesso, ha consentito di constatare che la vasca di raccolta del percolato si presentava ricolma. «Sulla base di questa osservazione – riferiscono Maragò e Casuscelli – è stata inoltrata richiesta al Corap di Vibo Valentia per pianificare un intervento di scolmatura della vasca, tramite aspirazione del percolato per mezzo di autobotti e trasporto presso i propri impianti di trattamento».

Specificano ancora sindaco e assessore: «dalle notizie rinvenute nell’ufficio tecnico e dagli atti, si evince che negli anni successivi alla chiusura della discarica sono stati effettuati pochissimi interventi previsti dalla gestione post operativa (copertura cumulo per lo più) ma nessun intervento di scolmatura è stato mai operato. Nel caso in cui l’Ato n. 4 di Vibo Valentia – affermano in conclusione – decidesse di allocare l’Eco-distretto in tale località, è intenzione di questa Amministrazione chiedere la bonifica completa della vecchia discarica presente come una misura di compensazione ambientale».

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