venerdì,Marzo 29 2024

Riapertura “Strada del mare”, le precisazioni della Provincia di Vibo

Per l’ente intermedio i premi di produzione riconosciuti ai dipendenti sono riferiti ad altro intervento ultimato nel 2012 e non a quello oggetto di inchiesta giudiziaria

Riapertura “Strada del mare”, le precisazioni della Provincia di Vibo
Veduta dall'alto della Provincia di Vibo

Riceviamo e pubblichiamo: “In relazione all’articolo “Riapertura Strada del Mare, tutto pronto per l’arrivo del ministro”, nel quale si afferma che “la Procura chiede i danni ai funzionari che la Provincia di Vibo premia”. È bene precisare che la notizia non rispecchia il contesto di riferimento, in quanto gli incentivi ai dipendenti non si riferiscono alla cosiddetta “Strada del mare” bensì al “Progetto per la realizzazione della strada Rosarno-Nicotera-Joppolo-Pizzo e Circonvallazione di Pizzo”. Ancor più, i lavori sono stati consegnati in data 22.03.2010 e sono stati regolarmente ultimati in data 11.06.2012 ed hanno interessato il tratto della Sp n. 95 (ex Ss 522 ANAS) tra Vibo Marina e Pizzo e la Sp 35, detta “della Fabiana” che collega Nicotera Marina con la Ss 18. Si precisa inoltre, non senza amarezza, che nella determinazione cui fate riferimento nel vostro articolo sono riportati i nomi di tecnici che nulla hanno a che fare con le inchieste della Strada del Mare e che, quindi, possono trarre nocumento, in termini di opinione pubblica, dalla vostra generica affermazione che questo Ente “premia” chi ha danneggiato gli interessi della collettività, fermo restando che anche il tecnico oggetto di procedimenti giudiziari non perde il diritto a vedere riconosciuto quanto maturato per il lavoro svolto all’interno di un appalto diverso da quello oggetto d’inchiesta.” Sul punto si è espresso anche il presidente della Provincia di Vibo Salvatore Solano, il quale ha ribadito piena fiducia e ha inteso difendere «per onore di verità, i dipendenti che si prodigano quotidianamente per superare le difficoltà amministrative dell’Ente. Le vicende giudiziarie personali di qualche dipendente non possono essere utilizzate per continuare ad infangare l’immagine di un Ente che lentamente sta prendendo la via della normalità»

 

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