venerdì,Aprile 26 2024

Un moderno “waterfront” per ridisegnare la città portuale

L’avvio dei collegamenti in aliscafo per le Eolie e Milazzo ripropone l’opportunità della realizzazione di un piano per il fronte-mare che farebbe entrare Vibo Marina nel business delle crociere, aprendo la strada ad un turismo destagionalizzato

Un moderno “waterfront” per ridisegnare la città portuale

L’imminente avvio dei collegamenti , tramite aliscafo, con previsione di due corse settimanali (giovedì e domenica) con le Isole Eolie nonché di una corsa con il porto siciliano di Milazzo, ha aperto un dibattito, anche politico, sulla necessità di adeguare la funzionalità del porto e la ricettività della cittadina portuale in previsione di uno sviluppo in chiave crocieristica.

L’adeguamento del waterfront diviene una scelta ineludibile in previsione di un utilizzo del porto con finalità di collegamento passeggeri per le isole e di turismo diportistico e crocieristico, in aggiunta ai settori tradizionali (commerciale, militare, peschereccio).

Vibo Marina, a breve il collegamento con Lipari

Si tratta di un disegno che potrebbe segnare una svolta in quanto sarebbe dirimente sulla “vexata quaestio” circa la vocazione principale da attribuire al porto stesso. In quest’ottica occorre proporre delle idee per l’adeguamento del waterfront che rappresenterebbero un passo in avanti nella direzione dello sviluppo turistico della città sfruttando la naturale vocazione del territorio.

La realizzazione di un piano per il fronte-mare non solo farebbe entrare decisamente Vibo nel business delle crociere proponendola come porto di approdo, ma consentirebbe anche di aprire la strada ad un tipo di turismo convegnistico e fieristico e, quindi, destagionalizzato. Il piano dovrebbe prevedere investimenti per la costruzione di un centro congressi, padiglioni fieristici, aree verdi, percorsi pedonali e ciclabili, zone dedicate allo sport e alla ristorazione, parcheggi, un museo tematico del mare con annesso acquario, una stazione crocieristica, chioschi per attività commerciali.

Sarebbe il segno di una città più moderna, più viva, vitale, vivibile, che sta cambiando e che vuole cambiare accentuando il profilo di città turistica ed esaltando la propria connotazione di città di mare. La disponibilità di un waterfront rinnovato diventa, inoltre, un elemento in più da proporre nell’offerta per acquisire investitori, accanto alle altre caratteristiche “tradizionali” quali la collocazione strategica sul piano territoriale, la vicinanza a vie di comunicazione (autostrada, ferrovia, aeroporto) o altri vantaggi come un clima favorevole e un paesaggio gradevole.

Le Eolie saranno più vicine. Vibo Marina, invece, resta ancora al palo

L’elaborazione di un masterplan per la realizzazione di un moderno waterfront deve coinvolgere la città attraverso un ulteriore momento di confronto e di partecipazione non solo tra enti pubblici (Regione, Provincia, Comune) ma sollecitando anche il contributo di privati e associazioni; il piano è infatti realizzabile ed economicamente sostenibile solo con il concorso di risorse pubbliche e private.

Tutto questo rappresenterebbe un processo di rigenerazione urbana che cambierebbe radicalmente il volto e l’immagine di Vibo Marina. Si tratta di una delle azioni utilizzabili da parte di una città che deve cambiare facendo leva su scelte innovative, sull’esempio di quanto accade in altre località portuali. E se Vibo vuole veramente cambiare e proporsi anche come città di mare, viva, moderna, produttiva, che non si affida solo al terziario come unica fonte di sviluppo economico, allora occorre incominciare a guardare al porto come risorsa dinamica e non come struttura statica.

Occorre, in pratica, un’inversione di prospettiva per fare in modo che la città, tutta intera, consideri finalmente il suo porto come un bene appartenente al proprio patrimonio.

LEGGI ANCHE Il ministero mette una pietra tombale sullo sviluppo del porto

top