giovedì,Dicembre 12 2024

L’ex giudice Petrini querela il collaboratore di giustizia Mantella

L’esposto è stato presentato per via di alcune dichiarazioni rese alla Procura di Salerno dal pentito vibonese durante un interrogatorio

L’ex giudice Petrini querela il collaboratore di giustizia Mantella

di Luana Costa

Petrini querela Mantella. L’esposto è stato depositato nella giornata di ieri e chiama in causa alcune dichiarazioni rese alla Procura di Salerno da Andrea Mantella durante un interrogatorio del 4 aprile del 2019. In quel verbale il collaboratore di giustizia forniva agli inquirenti alcuni dettagli sui presunti rapporti intrattenuti da Giancarlo Pittelli, indagato eccellente della maxi-inchiesta Rinascita Scott, e l’ex presidente di sezione della Corte d’Appello, Marco Petrini, già condannato a quattro anni di reclusione per il reato di corruzione in atti giudiziari. [Continua in basso]

Marco Petrini

«Massone deviato»

Andrea Mantella specificava che: «Negli ambienti della criminalità organizzata e, in particolare, da Domenico Bonavota, da Ernesto Grande Aracri, dallo stesso Giovanni Abramo e anche da Nicolino Grande Aracri ho appreso che il presidente Petrini era a sua volta un massone deviato chiamato in gergo il bolognese. Sempre Domenico Bonavota e Ernesto Grande Aracri mi hanno riferito che vi erano rapporti di amicizia fra l’avvocato Staiano e e il dottore Petrini e che quest’ultimo gradiva avere qualche regalo in cambio di ammazzare sentenze, preferibilmente denaro, orologi o comunque beni che non lasciano traccia».

I canali privilegiati

Il collaboratore di giustizia continuava ancora: «Nell’ambiente che ho frequentato lo chiamavano il bolognese, quello con la gonnella o il porco. In merito a quest’ultimo soprannome riferisco che il riferimento è anche alle donne. Ribadisco che Marco Petrini fa parte della congrega sopra descritta e che mangia come un porco. Accetta soldi cash, auto a noleggio e soggiorni turistici, orologi e piacere sessuale in genere. I canali privilegiati per accedere al dottor Petrini sono Salvatore Staiano, Giancarlo Pittelli, Anselmo Torchia, Nicola Cantafora e Francesco Gambardella i quali tutti svolgono attività di avvocato».

Andrea Mantella

Petrini querela

«Si tratta di affermazioni palesemente non corrispondenti a verità e gravemente offensive». E’ quanto di legge nell’esposto-querela presentato da Marco Petrini difeso dall’avvocato Francesco Calderaro. «Egli non ha mai fatto parte di alcuna loggia massonica deviata o meno che fosse, né di alcuna congrega. Gli avvocati menzionati dal Mantella non hanno mai costituito alcun canale privilegiato tramite il quale accettare soldi cash, auto a noleggio, soggiorni turistici, orologi e piaceri sessuali in genere. Dunque, le menzogne riferite agli inquirenti dal collaboratore di giustizia e la connessa lesione dei suoi diritti si stagliano con nettezza e sono idonee a cristallizzare all’istante una o più ipotesi di reato ai suoi danni.

Mantella ha proferito circostanze assolutamente false e gratuitamente diffamatorie. Le sue dichiarazioni sono tante inesatte quanto calunniose, siccome oggettivamente lesive. Si segnala incidentalmente che egli non è di origini bolognesi e il soprannome di porco assegnatogli dal collaboratore è tanto volgare quanto irriguardoso».

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