martedì,Marzo 19 2024

Fenomeni di dissesto a Polia dopo il maltempo, droni in volo per monitorare le frane

I rilievi effettuati di concerto con il Comune hanno consentito di individuare smottamenti in precedenza non notati e di controllare i ponti 

Fenomeni di dissesto a Polia dopo il maltempo, droni in volo per monitorare le frane

Attenzione massima sui fenomeni di dissesto verificatesi nel territorio del comune di Polia a causa dell’ondata di maltempo degli scorsi 4 e 5 ottobre, quando sul centro abitato si sono riversate importanti precipitazioni tali da incidere profondamente sull’assetto idrogeologico e cambiandone radicalmente i connotati. Per stimare con esattezza l’entità dei danni e verificare le condizioni di rischio ancora persistenti e procedere al contenimento dei fenomeni franosi entrano in campo anche le perlustrazioni aeree effettuate attraverso i droni. Ad effettuarle l’operatore critico (Cro) Francesco D’Amico in accordo con il Comune. Complessivamente, sono state svolte 12 missioni con un tempo di volo di 1 ora e 56 minuti, durante le quali sono state scattate 352 foto aeree delle aree colpite, poi inoltrate al Comune e, tramite esso, alla Prefettura e ad altre autorità competenti interessate all’emergenza ambientale in atto. «L’indubbio vantaggio del drone – si spiega in una nota – in termini di prospettive e mobilità ha permesso di individuare frane di fatto impossibili da notare da terra, alcune delle quali in prossimità delle case, in quanto la fitta vegetazione, coadiuvata dall’articolata orografia della zona, spesso rende difficile la loro individuazione». Parallelamente alle frane che hanno interessato le strade del paese vibonese, infatti, vi sono stati numerosi eventi franosi nelle zone immediatamente circostanti. A rendere lo scenario più complesso, il fatto che molte case poliesi siano di proprietà di persone con residenza in varie parti d’Italia e del mondo, che tornano in Calabria principalmente per le vacanze estive; ciò riduce in modo significativo la possibilità, da parte dei cittadini, di segnalare i fenomeni franosi a chi di competenza. Inoltre, «particolare attenzione è stata dedicata ai ponti che, grazie al drone, sono stati ispezionati con estrema attenzione da più angolazioni, con un abbattimento dei tempi di controllo considerevole rispetto a procedure più standard di rilievo ottico. Le foto ad alta definizione così ottenute permetteranno agli esperti di fare valutazioni preliminari sullo stato delle infrastrutture, in vista di ulteriori interventi».

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