martedì,Maggio 14 2024

Sparatoria a Vibo, attesa per il sit-in di sabato. Verso forti misure restrittive della movida

Il sottosegretario Dalila Nesci: «I fatti accaduti nella notte di sabato scorso a Vibo Valentia rafforzano il nostro impegno per la legalità e la sicurezza». Riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica

Sparatoria a Vibo, attesa per il sit-in di sabato. Verso forti misure restrittive della movida
Domenico Catania ferito a terra dopo la sparatoria
La parlamentare del M5s Dalila Nesci
Dalila Nesci, sottosegretario per il Sud

«I fatti accaduti nella notte di sabato scorso a Vibo Valentia rafforzano il nostro impegno per la legalità e la sicurezza. Ringraziamo le forze dell’ordine e la Procura che hanno immediatamente eseguito gli arresti e il prefetto per aver subito convocato il Comitato provinciale per l’ordine pubblico. Lo Stato c’è e ha risposto con fermezza al tentato omicidio, frutto di una concezione criminale che va combattuta su ogni fronte. Sabato sarò in piazza per partecipare alla manifestazione organizzata da Libera e per ribadire il nostro impegno contro la mafia, la violenza e l’omertà». Lo dichiara il sottosegretario per il Sud e la coesione territoriale Dalila Nesci. [Continua in basso]

«Di fronte alla gravità dell’azione criminale che si è verificata a Vibo – aggiunge la Nesci – la reazione delle istituzioni è stata tempestiva, ma è necessario lavorare anche per promuovere la cultura della legalità. Siamo al fianco dei calabresi che chiedono a gran voce una svolta in termini di giustizia sociale. Liberare i territori dalla presenza delle mafie significa anzitutto combattere la mentalità brutale che serpeggia in quei contesti riaffermando i valori della libertà, del rispetto e della convivenza democratica. Esattamente un anno fa – ricorda l’esponente del governo – da componente della Commissione antimafia, ero stata in missione a Vibo Valentia per confrontarmi con le istituzioni competenti sulla sicurezza e per portare avanti congiuntamente  l’impegno di contrastare ogni forma di criminalità. Agli arresti effettuati per i fatti della scorsa notte deve seguire anche l’impegno civile e sociale di tutti noi. Il sit in di sabato a Vibo – conclude la Nesci – sarà l’occasione per riaffermare, insieme alle associazioni e ai cittadini, che in Calabria non c’è spazio per l’illegalità e la barbarie».

La stretta del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica

La sede della Prefettura

Stretta sulle autorizzazioni del porto d’armi e anche sugli orari dei locali della movida vibonese. Sono questi i principali provvedimenti che il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Vibo Valentia, riunitosi dopo il ferimento, avvenuto sabato sera nei luoghi della movida di Vibo, di un 32enne ad opera di un 20enne nipote di un presunto boss, è pronto ad adottare per seguire le indicazioni fornite dal procuratore della Repubblica Camillo Falvo che ne ha discusso con il prefetto Roberta Lulli e con il questore Raffaele Gargiulo. Intanto, ieri, nei pressi di piazza Municipio, nel cuore della città, quasi in contemporanea con la riunione del Comitato, si è scatenata una rissa tra ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni. Calci, pugni, schiaffi e imprecazioni sotto lo sguardo terrorizzato di diverse persone che hanno assistito alla scena. Quando carabinieri e polizia sono arrivati sul posto non c’era più alcuna traccia dei protagonisti. Avviate le indagini per risalire alla loro identità e anche in questo caso le telecamere di videosorveglianza presenti nell’area potrebbero dare un aiuto agli investigatori. [Continua in basso]

L’impegno di Libera

Intanto, come annunciato ieri, Libera ritorna in piazza. Dopo i gravi fatti di sabato scorso il coordinamento provinciale antimafia ha organizzato un sit-in che si svolgerà sabato prossimo 23 ottobre alle ore 18,30 in piazza XXIV Maggio«Ci sono loro ma ci siamo soprattutto noi, il territorio vibonese non è disposto a correre il rischio di fare passi indietro nel difficile e complesso percorso del riscatto e della rinascita. Quanto è accaduto lo scorso sabato a Vibo Valentia è di una brutalità inaudita. Espressione di una precisa mentalità che affonda le radici nella sottocultura della violenza, dell’omertà e della legge del più forte», si legge nel comunicato stampa.

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