Clan Lo Bianco: deceduto l’ex contabile della cosca di Vibo
Raffaele Franzè, detto “Lele U Svizzeru”, era stato coinvolto e condannato nell’operazione “Nuova Alba”. Di lui aveva parlato anche Andrea Mantella
Deceduto Raffaele Franzè, 74 anni, detto “Lele U Svizzeru”, ritenuto il contabile del clan Lo Bianco di Vibo Valentia. Era stato condannato – al termine della storica operazione denominata “Nuova Alba” scattata nel 2007 – ad 8 anni di reclusione per associazione mafiosa con il ruolo di “contabile” della consorteria dominante a Vibo Valentia. Un ruolo per giudici ed inquirenti “di assoluta rilevanza nell’associazione, personaggio occupante un posto rilevante nell’organigramma, al punto da essere quasi sullo stesso piano di Carmelo Lo Bianco (cl. ’32), detto Piccinni”, quest’ultimo deceduto nel marzo 2014. Dall’attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia – diretta all’epoca da Rodolfo Ruperti e Fabio Zampaglione – nell’operazione “Nuova Alba” era emerso il “ruolo carismatico di Raffaele Franzè”, che avrebbe assunto anche il compito di ricomporre la frattura sorta tra Carmelo Lo Bianco (cl. ’45), detto “Sicarro”, (deceduto nel dicembre 2016), e il cugino Carmelo Lo Bianco (cl. ’32), “Piccinni”, capo storico della cosca. Sino al 2007 avrebbe mantenuto inalterato – secondo gli inquirenti – il ruolo di contabile del clan.
Dopo aver scontato la pena, nell’aprile del 2017 la Corte d’Appello di Catanzaro gli aveva revocato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per cinque anni che gli era stata imposta dal Tribunale di Vibo Valentia. Da ultimo della sua figura ha parlato anche il collaboratore di giustizia, Andrea Mantella, che l’ha indicato come il personaggio al quale si sarebbe rivolto nel 1988 per essere affiliato al clan su indicazione di Carmelo Lo Bianco (cl. ’32). Alla cerimonia di affiliazione di Andrea Mantella – secondo quanto confessato dallo stesso collaboratore di giustizia – avrebbero presenziato e partecipato anche “Raffaele Franzè, Carmelo Lo Bianco, Filippo Catania e Francesco Fortuna”, quest’ultimo poi ucciso a Pizzo. LEGGI ANCHE: ‘Ndrangheta: il clan Lo Bianco e le mazzette al mercato di Vibo
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