venerdì,Aprile 19 2024

Festa della Mamma a Paravati, bagno di folla per Natuzza – Video

Il vescovo Luigi Renzo ha iniziato la sua omelia informando che a breve la Congregazione delle cause dei santi inizierà a sentire i testimoni sulle virtù della mistica

Festa della Mamma a Paravati, bagno di folla per Natuzza – Video

“Qual è, o dovrebbe essere, la risposta delle pecore che si sentono così amate e custodite da Gesù? Ce l’ha suggerita Giovanni nel brano del Vangelo, che abbiamo appena ascoltato: “Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono”. E’ meraviglioso questo che Gesù ci rivela: le pecore lo ascoltano, lo conoscono e quindi lo seguono perché si sentono amate e lo amano a loro volta. E’ il compito che Gesù ha riconosciuto ed affidato come distintivo anche ai pastori della sua Chiesa. Ed è importante che tutto si svolga in armonia per il bene della comunità intera: i pastori – si tratti del Papa, del vescovo o dei semplici parroci – su mandato di Gesù guidano le pecore ed esse li ascoltano, li seguono e si affidano fiduciose a loro come a Gesù”. Prendendo spunto dall’odierno brano evangelico del buon pastore, che tiene le pecore “unite intorno a sé senza lasciarle sviare” e che vigila e difende il gregge “dai pericoli, non escluso il rischio di andare fuori strada”, così si è espresso oggi il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo, nel corso della Festa della Mamma svoltasi nella spianata della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati, sorta anni fa su input della mistica Natuzza Evolo per la realizzazione della Villa della Gioia. Parole ai più apparse come il chiaro il riferimento alla diatriba in atto tra diocesi ed ente morale sul tema delle riforme dello statuto richieste dal presule oltre due anni fa, e ad oggi ancora non attuate, e al clima di incertezza che ne sta conseguendo. “L’eredità che Mamma Natuzza ci ha lasciato – ha aggiunto il presule – è proprio questa: è stata donna e mamma di famiglia pienamente innamorata di Gesù e profondamente inserita ed obbediente alla Chiesa e ai suoi pastori. Ed ora ha ricevuto il premio promesso da Gesù ai suoi fedeli discepoli. Il brano dell’Apocalisse ci ha fatto contemplare proprio una visione di Paradiso: “Io, Giovanni, vidi una moltitudine immensa che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nello loro mani”. In questa folla immensa – ha proseguito il vescovo – possiamo certamente intravedere e riconoscere Mamma Natuzza che contempla raggiante il trono dell’agnello ed intercede per noi perché, come lei, anche noi possiamo conquistare la gioia e la gloria del Paradiso. Guardando a lei, tutto deve portarci a questo traguardo, senza lasciarci distrarre dalle lusinghe e dalle sirene del mondo”.

Monsignor Renzo aveva iniziato la sua omelia informando i presenti che, “con l’aiuto del Signore”, la causa di beatificazione dell’umile donna di Paravati sta facendo già i primi passi e sta prendendo quota, “perché la Congregazione delle cause dei santi ha dato il nulla osta al questionario da seguire nell’istruttoria e quindi a breve inizierà l’ascolto dei testimoni”. E, ancora, il vescovo ha ringraziato la Prefettura di Vibo Valentia e la Questura “per aver autorizzato, sia pure a tempi strettissimi, il piano di sicurezza presentato dalla Fondazione, senza il quale non sarebbe stata possibile questa nostra assemblea”, ed il commissario straordinario del Comune di Mileto Sergio Raimondo. I progressi sull’iter di canonizzazione sono stati accolti con gioia dai figli spirituali della mistica, giunti in migliaia anche in quest’occasione nonostante il tira e molla sullo svolgimento o meno della Festa della Mamma e la pioggia che, come previsto, si è abbattuta nella zona nel corso della celebrazione eucaristica. Molte le autorità presenti all’evento. Tra queste, il prefetto di Reggio Calabria Michele Di Bari, prossimo ad insediarsi a capo del Dipartimento per l’immigrazione del Viminale. La Festa della Mamma era iniziata alle ore 9.30 con la processione della statua della Vergine Maria per le vie del paese e con un successivo momento di preghiera. Dal termine della messa, è continuo il flusso dei fedeli alla tomba di Mamma Natuzza situata nella vicina Casa per anziani “Monsignor Pasquale Colloca”. Visite che, come ogni anno, continueranno sino a tarda sera.

 

 

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