giovedì,Maggio 23 2024

Omicidio Trovato a Lamezia: la ricostruzione del fatto di sangue

Procede la Procura ordinaria e non la Dda in quanto al momento il delitto non rientrerebbe in logiche di 'ndrangheta

Omicidio Trovato a Lamezia: la ricostruzione del fatto di sangue
Il luogo dell'omicidio a Lamezia
Luigi e Luciano Trovato

di Tiziana Bagnato

Uno speronamento e poi l’inseguimento con le pistole, ben quindici colpi sparati che hanno lasciato a terra Luigi Trovato e ferito gravemente il fratello Luciano e Pasquale D’Angela. Non sono ancora certe le motivazioni dietro all’omicidio avvenuto lunedì a Lamezia Terme in pieno centro, in piazza Borrelli, ma pare appurato che non si tratti di dinamiche inerenti la ‘ndrangheta,

Un omicidio di rabbia che ha portato ad un breve inseguimento e poi alla fuga dei due presunti assassini. Claudio Paola e Antonio Monteleone nemmeno due ore dopo erano dai carabinieri, nella caserma di via Marconi, a costituirsi, a confessare l’omicidio.

Con sé avevano anche i borsoni già pronti per il carcere. Nel frattempo il luogo era ancora presidiato dagli uomini dell’Arma, della Polizia di Stato e della Municipale e con le torce si cercavano tutti i bossoli. La zona era stata interdetta al traffico e alle persone con il classico nastro rosso bianco e lungo le strisce pedonali campeggiava vivo sotto i lampeggianti una macchia di sangue. CONTINUA A LEGGERE QUI: Omicidio Trovato, lo speronamento e poi l’inseguimento con le pistole

top